Alcuni carri presentano una doppia motorizzazione, 
		    che prevede l’utilizzo di un motore a combustione interna  o di un motore elettrico, 
		    azionato tramite batterie. La presenza di ques'ultimo motore ha permesso di ridurre gli inconvenienti legati ai gas di 
		    scarico, alla rumorosità ed alle vibrazioni, permettendo condizioni operative di minore stress e affaticamento per 
		    i lavoratori. Peraltro la presenza delle batterie appesantisce il carro di oltre 200-300 chilogrammi, con i problemi legati alla loro manutenzione 
		    oltre allo smaltimento delle stesse al termine della loro vita utile.
		    Le macchine più evolute sono dotate di trazione idrostatica su tutte e quattro le ruote con variazione continua della velocità sia 
		    in avanti sia all’indietro, da 0 a 5 km/h in fase operativa, fino a 15 km/h durante i trasferimenti. La guida è di tipo idrostatico e può 
		    interessare solo l’assale anteriore oppure tutte e quattro le ruote, in questo caso si parla di sterzatura 
	      a granchio. La propulsione, oltre a ruote gommate, può essere a cingoli.
 Carro raccolta semovente
		  Carro raccolta semovente 
Tutte le agevolatrici sono equipaggiate 
		    di piattaforme/pedane 
		    elevabili attraverso martinetti oleodinamici, 
		    cinematismi a pantografo 
		    oppure mediante cremagliere 
		    simili a quelle dei muletti.
		    L’altezza massima raggiunta dalle 
		    piattaforme non supera i tre metri, 
		    mentre le pedane possono essere 
		    traslate lateralmente mediante sistemi 
		    di scorrimento meccanico o 
		    elettroidraulico fino al limite massimo 
		    di un metro per ragioni di 
		    stabilità.
		    Con riferimento alla guida si ricorda 
		    che oltre a quella manuale 
		    sono possibili soluzioni moderne 
		    che consentono l’avanzamento 
		    automatico del carro mediante 
		    l’ausilio di uno o più organi tastatori laterali regolabili, che attraverso 
		    il contatto con i tronchi 
		    di un filare o entrambi, provvedono 
		    a mantenere il carro ad una 
		    distanza prefissata da questi, oppure 
		    grazie a dei lettori ottici (fotocellule) 
		    o ad un sistema ad ultrasuoni 
		    veicolano direttamente la 
		    macchina senza alcun intervento 
	      dell’uomo.
		  Generalmente i carri raccolta 
		  sono dotati di sistemi di carico, 
		  scorrimento e scarico automatico 
		  dei cassoni grazie a caricatori elevatori 
		  (muletti) e sistemi a catena 
		  o rulliere per gli spostamenti 
		  orizzontali degli stessi.
		  Sul carro raccolta può essere
		  istallato un impianto ad aria compressa
		  che consente di effettuare 
		  la potatura meccanica mediante 
		  forbici pneumatiche e/o l’azionamento 
		  di seghetti.
dalla rivista Vita Trentina - Prof. Valerio Corradini - Centro Scolastico – FEM – IASMA