Classe: Insetti
Ordine: Coleotteri
Sottordine: Polifagi
Famiglia: Curculionidi
Genere: Rhynchophorus
Specie: R. ferrugineus (Olivier)
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: numerose specie di Arecaceae tra cui le più colpite sono Phoenix canariensis, Phoenix dactilifera, Phoenix robeleinii.
La specie è stata segnalata anche su Cocos nucifera, Trachycarpus fortunei, Washingtonia sp. e numerose altre palme meno diffuse in Italia.
E' un Coleottero curculionide originario dell'Asia sudorientale e della Melanesia, dove provoca gravi danni alle coltivazioni di Palma da cocco. A seguito del commercio di esemplari di palme infette la specie ha raggiunto negli anni ottanta gli Emirati Arabi e da qui si è diffusa in Medio Oriente ed in quasi tutti i paesi del bacino meridionale del Mediterraneo; in Italia la prima segnalazione è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia, importatore di palme dall'Egitto; nel 2005 viene segnalato in Sicilia e quindi in veloce diffusione verso il Nord.
Colpisce diverse specie di Arecaceae tra cui le più diffuse palme ornamentali del Mediterraneo, Phoenix canariensis e Phoenix dactylifera, ma anche specie di interesse economico come la palma da cocco (Cocos nucifera) e la palma da olio (Elaeis guineensis).
La infestazione può essere a lungo asintomatica e manifestarsi solo in una fase avanzata.
I primi sintomi sono rappresentati da un anomalo portamento della chioma, che assume un caratteristico aspetto divaricato "ad ombrello aperto". Nei casi più gravi si arriva alla perdita completa delle foglie, per cedimento del rachide fogliare, per cui la pianta appare come "capitozzata". Nello stadio terminale della infestazione si produce un vero e proprio "collasso" della pianta: solo a questo punto le colonie di curculionidi abbandonano la pianta attaccata migrando su un nuovo esemplare.
Il Punteruolo rosso della palma compie il suo ciclo interamente all'interno della pianta. La femmina depone alcune centinaia di uova alla base delle giovani foglie o sulle ferite delle foglie o in cavità del tronco della palma. Le uova si trasformano in 2 o 5 giorni in piccole larve che bucano le palme, cibandosi dei tessuti delle stesse, eliminando tutto il materiale fibroso. Le larve si muovono verso l'interno della palma scavando tunnel e larghe cavità. Il periodo larvale varia da 1 a 3 mesi. Le larve si impupano in un pupario cilindrico formato da strati fibrosi (generalmente questa fase avviene fuori dal tronco, alla base della pianta). Dopo 14-21 giorni fuoriescono gli adulti. L'intero ciclo dura 4 mesi.
Punteruolo rosso della palma - Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) (foto By-Your)
Larva e pupa di Punteruolo rosso della palma - Rhynchophorus ferrugineus (Olivier)
Il Punteruolo rosso è un organismo nocivo oggetto di misura di emergenza da parte della Comunità Europea (Decisione 2007/365/CE “Misure d’emergenza per impedire l’introduzione e la diffusione nella Comunità di Rhynchophorus ferrugineus”) In Italia è in vigore il DM 07/02/2011 “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il Punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferrugineus”.
Le più efficaci misure di controllo sono preventive: l'elevata aggressività di questo fitofago rende aleatorio l'intervento curativo su piante sintomatiche.
La tecnica di lotta utilizzata in India e
nelle piantagioni di palma da dattero
che sembra aver dato buoni risultati è
la combinazione di più tecniche: il
monitoraggio continuo delle piante,
l’uso di trappole a feromone per la
cattura massale degli adulti, il
trattamento delle ferite provocate alle
palme con insetticidi, il riempimento
dell’ascella delle foglie con insetticidi
misti a sabbia, la distruzione completa
delle palme maggiormente infestate,
l’uso di tecniche alternative di lotta con
nematodi entomoparassiti (fonte www.sardegnaagricoltura.it).
Per il controllo di tale avversità, è possibile eseguire interventi fitosanitari endoterapici.
Distruzione della piante abbattute
Le piante abbattute devono essere cippate/triturate possibilmente in loco e in seguito incenerite in siti autorizzati. Il sito di distruzione deve essere quanto più possibile vicino al luogo delle operazioni di abbattimento.
Durante il trasporto deve essere assicurato che il carico non venga disperso accidentalmente per cui deve avvenire con camion chiusi o telonati Il materiale di risulta ottenuto deve avere dimensioni non superiori ai 2 cm; a seconda delle caratteristiche può essere trattato ulteriormente con un insetticida di contatto, sottoposto a trattamento termico (130 °C per 3 minuti) o destinato a centri di compostaggio, ecc. In alternativa può essere interrato ad almeno 3 m di profondità in discarica autorizzata.