Trento DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

Disciplinare approvato con D.M. 09.07.1993 G.U. 169 21.07.1993
Ultima modifica: DM 30.11.2011

Le bollicine trentine hanno una storia che inizia nei primi anni del '900 grazie a Giulio Ferrari, ritenuto “il padre della spumantistica italiana”. Studente dell’Imperial Regia Scuola Agraria di S.Michele, dopo importanti esperienze avute in Champagne, il giovane Giulio Ferrari decise di ritornare nella sua casa di Trento per una sfida:mettere in pratica i segreti dei produttori di champagne francesi e dimostrare che la sua terra, il Trentino, fosse l'aera destinata a diventare la zona d'elite della spumantistica nazionale. Siamo nel 1902 in una piccola cantina nel cuore del centro storico, a pochi passi dal Duomo della città di Trento dove, per primo fu proprio Giulio Ferrari a dare il via ad una piccola produzione di elevata qualità che segnò così la rivoluzione della viticoltura locale.
A seguire, negli anni ‘60 nascono sempre più aziende fino a fondare nel 1984 l’Istituto Trento D.O.C. Metodo Classico. Lo scopo è promuovere e tutelare la qualità, l’origine, il metodo e la diffusione dello spumante di sicura origine trentina ottenuto con il metodo classico champenois.
Nel 1993 si ottiene il riconoscimento della D.O.C. “TRENTO”.
La zona di produzione delle uve destinate alla elaborazione dei vini spumanti a denominazione di origine controllata “Trento” (bianco o rosato) è costituita dalle particelle fondiarie, di sicura vocazione viticola, ubicate, in provincia di Trento, nei comuni amministrativi di: Ala, Albiano, Aldeno, Arco, Avio, Besenello, Bleggio inferiore, Bleggio superiore, Borgo Valsugana, Brentonico, Calavino, Caldonazzo, Calliano, Carzano, Castelnuovo, Cavedine, Cembra, Cimone, Civezzano, Dorsino, Drena, Dro, Faedo, Faver, Garniga, Giovo, Grumes, Isera, Ivano Fracena, Lasino, Lavis, Levico, Lisignago, Mezzocorona, Mezzolombardo, Mori, Nago-Torbole, Nave S.Rocco, Nogaredo, Nomi, Novaledo, Ospedaletto, Padergnone, Pergine Valsugana, Pomarolo, Riva del Garda, Roncegno, Roverè della Luna, Rovereto, San Michele all’Adige, Scurelle, Segonzano, Spera, Spormaggiore, Stenico, Storo, Strigno, Telve, Telve di sopra, Tenna, Tenno, Terlago, Terragnolo, Ton, Trambileno, Trento, Valda, Vallarsa, Vezzano, Vigolo Vattaro, Villa Agnedo, Villa Lagarina, Volano e Zambana.
Le operazioni di vinificazione delle uve base spumante, di spumantizzazione e di confezionamento devono essere effettuate esclusivamente nel territorio della provincia di Trento.

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Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

I vini spumanti a denominazione di origine controllata “Trento” devono essere ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti aventi in ambito aziendale la seguente composizione varietale: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Meunier.

I vini spumanti a denominazione di origine controllata “Trento” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere, nelle diverse tipologie, alle seguenti caratteristiche:
Trento (nel tipo bianco):
- titolo alcolometrico volumico minimo svolto: 11,50% vol.;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l;
Trento (nel tipo rosato o rosè):
- titolo alcolometrico volumico minimo svolto: 11,50% vol.;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l;
Trento riserva:
- titolo alcolometrico volumico minimo svolto: 12,0% vol.;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco

Caratteristiche organolettiche

I vini spumanti a denominazione di origine controllata “Trento” all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere, nelle diverse tipologie, alle seguenti caratteristiche:
Trento (nel tipo bianco):
- spuma: fine e persistente;
- colore: giallo più o meno intenso;
- odore: caratteristico con delicato sentore di lievito;
- sapore: vivace, armonico, da brut nature a dolce;
Trento (nel tipo rosato o rosè):
- spuma: fine e persistente;
- colore: rosato più o meno tenue;
- odore: caratteristico con delicato sentore di lievito, talvolta fruttato;
- sapore: vivace, armonico, moderatamente corposo, da brut nature a dolce;
Trento riserva:
- spuma: fine e persistente;
- colore: giallo paglierino intenso dorato;
- odore: caratteristico;
- sapore: armonico, pieno, da brut nature a brut.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Ottimo come aperitivo, il Trento Doc è ideale nell’accompagnamento a tutto pasto. Temperatura di servzio: 8°C.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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