Originario  del Sannio, in particolare delle fasce montuose e collinari che comprendono le  aree rurali che vanno da Casalduni, Solopaca a Castel Morrone, dove veniva  fatto pascolare in branchi numerosi su terreni impervi e pietrosi.
È un tacchino di mole leggera che ben si presta al pascolo anche su terreni  difficili, ben sopporta le basse temperature, essendo le sue zone d’origine  spesso innevate durante l'inverno, soffre invece l'umidità e l’eccessiva  calura.
Descritto in vari testi di avicultura del ‘900, è in particolare il Tortorelli  che lo ben descrive nella sua opera “Il tacchino, suo allevamento familiare  ed industriale”(1926). Di seguito il testo originale:

Era considerato da tempo estinto fin quando alcune ricerche del R.A.C.(Club delle Razze Autoctone Campane)ne hanno permesso il ritrovamento di pochi ceppi (tra gli altri anche di alcuni capi in purezza) nelle campagne del Parco del Matese e in allevamenti rurali di altre aree dell’ Alto Sannio, da questi esemplari è potuta iniziare l’opera di recupero della razza che ora è in via di ri-diffusione nelle campagne ove era autoctono e non solo.
		    Le femmine (discrete covatrici) depongono uova dal peso di 70/80 g di color ocra/castano picchiettate di marroncino.
		    I tacchinotti nascono con un piumino giallo/paglierino che diventa bianco dopo poche settimane, dopo il primo mese iniziano a spuntare gli orli neri e le remiganti iniziano a colorarsi di nero mentre verso il secondo mese compaiono le piume fulvo/dorate ; entrambi i sessi raggiungono la maturità sessuale verso i 7/8 mesi.		  
- Livrea: fulvo/dorato orlato di nero, così come nere sono le remiganti.
		    - Pelle: rosata, la pelle della testa e del collo è rosa/bluastro che diventa rossa quando gli animali sono eccitati o nervosi.
		    - Peso: maschi 6/7 kg (10 kg se ben ingrassati), femmine 4/5 kg.
		    - Occhi: bruno/rossastri.
		    - Becco: color avorio.
		    - Tarsi: ardesia/rosati.
		    Difetti gravi: piumaggio e remiganti eccessivamente chiare, assenza di orlo nero, tracce di bianco nelle penne della coda e delle ali.		  
		   Tacchino Fulvo di Benevento, maschio (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
		  Tacchino Fulvo di Benevento, maschio (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco) 
 Tacchino Fulvo di Benevento, femmine (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
Tacchino Fulvo di Benevento, femmine (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
 Tacchino Fulvo di Benevento, tacchinotti appena nati (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
		  Tacchino Fulvo di Benevento, tacchinotti appena nati (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
 Tacchino Fulvo di Benevento, tacchinotto di un mese (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
		  Tacchino Fulvo di Benevento, tacchinotto di un mese (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
 Tacchino Fulvo di Benevento, tacchinotto di due mesi (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
		  Tacchino Fulvo di Benevento, tacchinotto di due mesi (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)