Oasi WWF Monte Arcosu - Monte Lattias - Sardegna
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Oasi WWF; istituita con D.M. del 20 ottobre 1992 e D.A.R. 15 novembre 1988 n. 1240.
Regione: Sardegna
Provincia: Cagliari

L'area di Monte Arcosu, un tempo riserva di caccia privata, è stata acquistata dal WWF Italia nel 1985 ed ampliata dopo 10 anni con l'area di Monte Lattias. Occupa una superficie di 2.913 ettari nel Massiccio del Sulcis, nei territori dei Comuni di Assemini, Capoterra, Siliqua e Uta (Provincia di Cagliari). Monte Arcosu si trova nel Sulcis-Iglesiente, nella Sardegna sud-occidentale (a circa 20 km da Cagliari).

Oasi WWF Monte Arcosu - Monte Lattias (foto www.bikesardegna.it)

Descrizione

L'area di Monte Arcosu si trova a settentrione del gruppo montuoso granitico del Sulcis, caratterizzato da vette che superano i 1.000 metri (Monte Lattias). Imponenti pareti scoscese dominano la foresta del Gutturumannu. La foresta a lecci e sughere che copre in parte la riserva di Monte Arcosu è inframezzata da un sottobosco ricco delle essenze più tipiche della macchia mediterranea tra cui predominano lentisco, oleastro, rosmarino oltre a mirto e cisto che fioriscono in tarda primavera e in estate, arricchendo di vivaci colori il paesaggio circostante. Nel fondovalle del Rio Guttureddu la vevetazione è ripariale. Da segnalare alcune rare specie di licheni, fra cui Gagea granatelli, e i perpetuini del Monte Linas (Helichrisum montelinasamum).
Nell'area è presente la più nutrita popolazione di cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus), la sottospecie eslusiva della Sardegna, salvata dall'estinzione anche grazie all'istituzione dell'area protetta. Anche un altro cervide, il daino, è ben presente nell'oasi, mentre fra i carnivori spiccano la martora, il gatto selvatico sardo, la volpe, la donnola e la martora.
Per quanto riguarda l'avifauna, rivestono particolare interesse l'astore e lo sparviere. Tra i rettili si ritrova la natrice del Cetti, e tra gli anfibi una specie endemica del sulcis: il geotritone sardo (Speleomantes genei).

Informazioni per la visita

Oltre alle foresterie sono disponibili per i visitatori: un'aula all'aperto, due centri visita, due sentieri natura, due recinti faunistici dedicati al cervo sardo e al daino, tre aree pic-nic e una rete di sentieri di circa 80 chilometri.
Come si arriva:
- Arrivando da Cagliari seguire la SS 195 per Pula, svoltare dopo 8 Km per la Dorsale consortile in direzione Macchiareddu-Casic. Da qui imboccare la Seconda Strada Ovest e proseguire fino alla Chiesa campestre di Santa Lucia, superarla e dopo circa 400 m, deviare a destra lungo la strada sterrata che dopo circa 2 Km conduce all'Oasi in località Sa Canna.
- Arrivando dalla costa occidentale seguire la SS 130 fino al bivio che conduce alla SP 2 Pedemontana, raggiunta la quale è necessario svoltare a sinistra in direzione Siliqua-Uta proseguendo fino a ricollegarsi alla Dorsale consortile; da qui il percorso è quello già indicato per chi arriva da Cagliari.

Gestione:
Coop. Il Caprifoglio
Via Umberto I, 8
09010 Uta (CA)
Sito web: www.ilcaprifoglio.it

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