Tignola o Cidia del susino - Cydia funebrana (Treitschke)
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Eteroneuri
Famiglia: Tortricidi
Genere: Cydia
Specie: C. funebrana (Treitschke)

Riferimento bibliografico:
Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa

Piante ospiti: Susino e altre Drupacee.

Identificazione e danno

La Tignola del Susino è una farfalla di medie dimensioni (circa 12-15 mm di apertura alare); le ali anteriori sono di colore grigiastro con fondo tendenzialmente brunastro e con marezzature biancastre; la sua livrea è molto simile a quella della Cidia del Pesco. Le larve, che sono rosate o rossastre, hanno una lunghezza di circa 10-15 mm.
Il danno si manifesta sui frutti ed è determinato dalle larve; queste si nutrono della polpa dei frutticini.
Le larve scavano gallerie fino al nocciolo; queste gallerie vengono tappezzate di escrementi e rosure che rappresentano i residui dell'attività trofica. I frutti colpiti in momenti precoci cascolano. I frutti colpiti in uno stadio di sviluppo mediamente avanzato presentano la polpa meno consistente e con colorazione più scura. II frutto si deforma lievemente e può essere soggetto a marciumi fungini da Monilia. I danni si manifestano con la comparsa, sui frutti, di cirri gommosi che fuoriescono in uno o più punti corrispondenti alle uscite delle gallerie.
Se il frutto viene colpito tardivamente i segni palesi dell'attacco possono anche non manifestarsi.

Ciclo biologico

La Cydia funebrana supera l'inverno allo stadio larvale (larve mature) sotto la scorza o in altri ricoveri del frutteto. Gli adulti sfarfallano in primavera-inizio estate, tra maggio e giugno (1° volo) (fine aprile nel Meridione). Le femmine ovidepongono sui frutticini, nella zona distale. Le larve, dopo un periodo di incubazione che va da 6-7 a 14-15 giorni, entrano nei frutticini scavando le gallerie descritte.
La maggior parte dei frutticini colpiti in questo stadio sono soggetti a cascola, per cui le larve di prima generazione o degenerano oppure completano il loro sviluppo a terra (dentro il frutticino), dove si incrisalidano per originare gli adulti (2° volo) nel mese di luglio. Da questo volo prende origine la seconda generazione larvale che provoca, sui frutti già sviluppati, i tipici danni. Generalmente queste larve sono destinate a svernare; tuttavia in alcune zone, con climi favorevoli al fitofago, si può verificare, a fine estate, una 3a generazione. La Cidia del Susino compie, pertanto, 2 (a volte 3) generazioni.

Adulto di Tignola del susino Adulto di Tignola o Cidia del susino - Cydia funebrana (Treitschke) (foto www.inra.fr)

Larva di Tignola o Cidia del susino - Cydia funebrana (Treitschke) (foto www.inra.fr)

Lotta

La lotta contro la Cidia del Susino segue i criteri della lotta guidata ed integrata; essa si avvale di monitoraggi effettuati con trappole sessuali allo scopo di stabilire i momenti dei voli e quindi degli eventuali trattamenti. La tecnica prevede:
- installazione delle trappole: queste vanno messe nel frutteto alla fine di aprile;
- il numero di trappole è di 1-3 per ettaro o per azienda;
- la soglia, orientativa, di intervento è di 5-10 ed oltre catture per trappola per settimana.
In ogni caso prima di effettuare l'intervento occorre anche valutare:
- il carico dei frutti;
- la varietà coltivata;
- il momento della raccolta;
- le infestazioni degli anni precedenti;
- la soglia della Cydia molesta o di altri Tortricidi carpofagi.
La generazione più pericolosa è sicuramente quella di piena estate (o le 2 estive nel caso svolga 3 generazioni); l'intervento si esegue dopo qualche giorno dal superamento della soglia sulle larve di 2a e 3a generazione, con prodotti larvicidi. Impiegabile anche il chitino-inibitore Esaflumuron distribuito all'inizio del volo degli adulti.

Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata

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