Sfinge testa di morto - Acherontia atropos Linnaeus, 1758
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione, diffusione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri
Sottordine: Glossata
Famiglia: Sfingidi
Genere: Acherontia
Specie: A. atropos Linnaeus, 1758

Nord Africa, Sud Europa, di passaggio nel resto dell'Europa, dove solo in inverni particolarmente miti le pupe riescono a sopravvivere all'inverno.
L'espressione "testa di morto" è dovuta a un tratto molto caratteristico di questa falena, che la distingue da tutte quelle con cui condivide l'areale: sul lato dorsale del torace spicca una macchia biancastra, con due puntini neri, che ricorda la forma di un teschio.
Solanacee e Oleacee: le piante nutrici più appetite sono lo stramonio, il ligustro, la pianta di patata; altre piante: olivo, gelsomino, tabacco selvatico (Nicotiana glauca), lantana, bignonia rampicante, e molte altre.

Morfologia e ciclo biologico

Il ciclo vitale di questa specie vede svilupparsi un numero variabile di generazioni (1-3) nel corso dell'anno. Si tratta quindi di una specie multivoltina. I cicli di covata si susseguono in continuo nelle popolazioni africane, mentre nelle regioni più settentrionali dell'areale la sfinge testa di morto sverna allo stadio pupale, come crisalide nel terreno. Le uova sono di colore verde o grigio-blu e vengono deposte singolarmente sulla pagina abassiale delle foglie delle piante ospiti. Al momento della schiusa, che può avvenire da luglio a ottobre, la larva o bruco ha una colorazione verde chiara, che tende a scurirsi mano a mano che l'animale si nutre, delle bande gialle diagonali sui lati e un cornetto nero sull'ottavo segmento addominale, all'estremità della coda. Al secondo stadio, sul dorso del bruco compaiono numerose piccole spine. Nel terzo stadio larvale le bande diagonali gialle sviluppano dei margini violacei o blu e il cornetto caudale da nero e liscio diventa giallo e granuloso, ricurvo verso il basso. Nello stadio finale le spine sul dorso scompaiono e la larva è lunga 13–15 cm, ha un aspetto robusto e può assumere tre diverse colorazioni: verde, marrone o gialla. Il bruco si muove poco, solo in cerca di foglie fresche di cui nutrirsi, e fa schioccare le mandibole o arriva addirittura a mordere se viene minacciato. Effettuando 4 ecdisi nel corso di circa 20 giorni, la larva cresce fino a una lunghezza di 120–130 mm e poi scava un buco nel terreno e si impupa in un bozzolo molto fragile, lungo 1,5–4,0 cm situato all'interno di una camera profonda. La crisalide o pupa è liscia, lucida e color mogano tendente al rossastro. La falena nella sua forma adulta o immagine emerge dal terreno dopo una metamorfosi completa che può durare da 20 a 60 giorni.
L'adulto, grazie alla colorazione screziata delle sue ali anteriori ripiegate a tenda sull'addome, che confonde il profilo del corpo con lo sfondo, nelle ore diurne riposa sui rami degli alberi, appoggiato sui muri o sul terreno, nella lettiera. Le attività della falena e il volo si svolgono durante la notte, dal tramonto a qualche tempo dopo la mezzanotte. In questo lasso di tempo si possono trovare degli adulti in accoppiamento, coda contro coda o fianco a fianco, i quali possono rimanere in quella posizione tutta la notte oppure separarsi dopo qualche ora.

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Sfinge testa di morto Larva di Sfinge Testa di morto - Acherontia atropos
("Totenkopfschwaermerraupe DrTS" di Thomas Schaff DrTS - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Totenkopfschwaermerraupe_DrTS.jpg#/media/File:Totenkopfschwaermerraupe_DrTS.jpg)

Sfinge testa di morto Stadio di crisalide - Sfinge Testa di morto - Acherontia atropos
"Acherontia atropos puppe Walter Schoen" di Walter Schön - www.schmetterling-raupe.de. Con licenza GFDL tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Acherontia_atropos_puppe_Walter_Schoen.jpg#/media/File:Acherontia_atropos_puppe_Walter_Schoen.jpg

Sfinge testa di morto Adulto - Sfinge Testa di morto - Acherontia atropos
("Acherontia atropos MHNT" di Didier Descouens - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 4.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Acherontia_atropos_MHNT.jpg#/media/File:Acherontia_atropos_MHNT.jpg)

Alimentazione

La sfinge testa di morto di notte frequenta gli alveari, nei quali si nutre del miele prelevato perforando le cellette opercolate con la spiritromba corta e robusta. È talmente ghiotta di miele che alle volte capita si riempie troppo, tanto da non riuscire a lasciare l'alveare e da finire soffocata da un gruppo compatto di api. In questo caso, queste ultime ricoprono il suo cadavere con della propoli per evitare che la decomposizione porti infezioni nell'alveare. I danni inflitti alle colonie di api sono molto ridotti in Europa, dal momento che questa falena è divenuta molto rara, vittima degli insetticidi e dell'inquinamento luminoso, che sembrano disturbare la sua riproduzione e interferire con le sue capacità di orientamento, per ragioni ancora non note, ma probabilmente legate all'impatto sul sistema ormonale.
Nel continente africano invece, dove questa specie è ancora molto diffusa, la predazione degli alveari rappresenta un problema reale per l'apicoltura.
Oltre che depredando miele, la falena si nutre bottinando alcune specie floreali, come ad esempio il gelsomino, la patata, il tabacco, il garofano, e succhiando la linfa dagli alberi e il succo dei frutti in marcescenza. I bruchi si sviluppano mangiando le foglie delle piante ospite scelte opportunamente dalla madre tra una cinquantina di specie, al momento della deposizione delle uova.

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