Classe: Ascomiceti
		    
		    Nome scientifico: Tuber brumale Vittadini
 
Nome volgare: Tartufo invernale 
Carpoforo: 2-9 cm, globoso, scuro, nero, con   verruche.
		    Gleba: inizialmente bianca poi nerastra, marmorizzato per la   presenza di una rete bianca; odore caratteristico (di noce   moscata).
	      Spore: bruno scure, ellittiche.
Sempre del Tuber brumale esiste anche la forma moschatum Ferry, che si differenzia dal Brumale per il profumo intenso dolce riconducibile al vino moscato, di sapore piccante, preferisce terreni più freschi e matura nel periodo febbraio-marzo.
Relazione   con l'ambiente vegetale circostante: fungo simbionte.
		    Interrato,   nei boschi di latifoglie (fungo micorrizogeno delle querce).   Autunno-inverno.
		    Ottimo commestibile, come aggiunta aromatica. Per la   ricerca vengono utilizzati cani specializzati.
		    I Tartufi neri sono di minor   pregio rispetto al Tuber magnatum (o Tartufo di Alba), ma sono altrettanto   ricercati. Ricordiamo, oltre al T. brumale, il Tuber aestivum e il T.   melanosporum.
		    
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La coltivazione dei Tartufi a cura della Dott.ssa Gabriella di Massimo >>>
 Tuber   brumale Vittadini (foto www.rabitti.eu)
		  Tuber   brumale Vittadini (foto www.rabitti.eu)
		  Spore di Tuber   brumale Vittad. (foto di Gabriella Di   Massimo) 
 Tuber brumale Vittad. Forma moschatum Ferry (foto di Gabriella Di   Massimo)
		  Tuber brumale Vittad. Forma moschatum Ferry (foto di Gabriella Di   Massimo) 
 Tuber brumale Vittad. Forma moschatum Ferry a sinistra e Tuber brumale a   destra (foto  G. Di Massimo)
		  Tuber brumale Vittad. Forma moschatum Ferry a sinistra e Tuber brumale a   destra (foto  G. Di Massimo)