Raccolta e consumo dei funghi
Funghi
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I Funghi dal vero - Volume 1°
693 pagine con tantissime illustrazioni
Bruno Cetto - Saturnia - 1970 -2003
La vera Bibbia del micologo e dell'appassionato raccoglitore di funghi: illustrazioni di altissimo livello, dati precisi sui luoghi di crescita con riferimento all'ambiente e una descrizione chiara e comprensibile di ogni signola specie.
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Funghi e pericoli per la salute
Molte persone si improvvisano raccoglitori di funghi o consumano funghi raccolti da amici o conoscenti "fidati". L'intossicazione e' in questi casi un evento non infrequente e talora drammatico. Poiche' negli ultimi anni si e' assistito ad un rinnovato e diffuso interesse nei confronti della natura e di tutto cio' che e' naturale, ritenuto per definizione esente da rischi per la salute e poiche' sono state perse conoscenze, peraltro non sempre veritiere, facenti parte della tradizione popolare e relative alle proprieta' sia benefiche che tossiche dei prodotti naturali, compresi i funghi, e' necessario riscoprire, alla luce di una conoscenza e di una consapevolezza rinnovate, l'affascinante ma potenzialmente pericoloso mondo del bosco e del sottobosco.
Le norme che seguono hanno l'obiettivo di richiamare l'attenzione di tutti sui rischi sanitari derivanti dall'assunzione di funghi non sicuri e di fornire alcune semplici norme di comportamento.
Norme comportamentali per il raccoglitore
- Raccogliere solo funghi conosciuti come sicuramente commestibili, integri ed in buono stato di conservazione.
- I funghi vanno raccolti integri, senza tagliarli alla base, ma facendoli ruotare leggermente, avendo cura di non arrecare danno alla parte del fungo che rimane nel terreno (micelio) ne' all'ambiente circostante.
- Eliminare alla base del gambo terriccio, foglie o altro, facendo attenzione a non alterare i singoli caratteri morfologici del fungo, ciascuno dei quali e' fondamentale per una sicura classificazione.
- I funghi poco conosciuti o dubbi, vanno riportati integri in contenitori specifici per permetterne la classificazione.
- Non utilizzare assolutamente sacchetti di plastica o borse onde evitare alterazioni, ma disporli in contenitori rigidi che permettono una buona aerazione e conservazione.
- I funghi non raccolti, anche se riconosciuti non commestibili, non devono essere distrutti o calpestati, poiche' essi svolgono un ruolo importantissimo nell'equilibrio del bosco e sottobosco.
- Evitare in modo piu' assoluto di raccogliere funghi nei centri abitati o lungo strade di notevole intensita' veicolare onde evitare di ingerire, tramite l'alimento, quantita' elevate di piombo o altri contaminanti.
- Non raccogliere mai funghi su terreni coltivati o su pascoli senza prima essersi accertati che non vi siano state cosparse sostanze tossiche, quali fertilizzanti, diserbanti o disinfestanti.
- Ai fini della sicurezza personale, molta importanza per la ricerca dei funghi assume l'attrezzatura ed il vestiario:
- indumenti che facilitano i movimenti nel sottobosco e che impediscano appigli a rovi o arbusti;
- calzature idonee (scarponcini alti o stivali);
- bastone per battere ed esplorare il terreno e quindi evitare di inserire le mani in luoghi coperti da foglie o arbusti onde evitare eventuali pericoli.
Norme comportamentali per il consumatore
- I funghi sono un alimento altamente deperibile. Occorre consumarli entro breve tempo dalla raccolta.
- Consumare crude solo quelle poche specie che si prestano a tale scopo.
- Ricorrere alla operazione di sbollentatura per quelle specie che richiedono tale operazione. Alcune specie infatti, contengono tossine termolabili che si distruggono durante la cottura, rendendo il fungo commestibile.
- Provvedere alla cottura, alla conservazione o all'essiccazione solo dopo una sicura identificazione. E' molto difficile ed in alcuni casi impossibile riconoscere i funghi dopo tali manipolazioni.
- Tutti i funghi, compresi i porcini, costituiscono un pasto difficilmente digeribile; evitare quindi di mangiarne in grandi quantita' e soprattutto in pasti ravvicinati.
- Non disfarsi immediatamente degli scarti di pulitura e tenere sempre a disposizione eventuali avanzi dei funghi consumati, per accertamenti piu' approfonditi in caso di necessita'.
Diffidare dei consigli di amici o conoscenti. In questi ultimi anni sono aumentate notevolmente le intossicazioni da funghi consigliati o regalati da persone "fidate".
- E' sconsigliata la congelazione in proprio dei funghi.
False credenze
Non esistono metodi empirici per riconoscere se un fungo e' commestibile o velenoso. Tali ingannevoli credenze sono ancora molto in uso e spesso all'origine di intossicazioni.
NON E' VERO CHE:
- se aglio od oggetti in argento messi nella stessa pentola di cottura non modificano le loro caratteristiche, i funghi sono commestibili.
- se i funghi presentano parti mangiate da lumache, scoiattoli o altri animali, sono da considerarsi commestibili;
- il fungo commestibile raccolto accanto a rottami, pezzi di cuoio, ferro o altri rifiuti, diventi per tale motivo tossico. Comunque e' bene accertarsi se si tratta di rifiuti singoli che non hanno inquinato il terreno o se il terreno di crescita del fungo in questione sia stato contaminato (nei pressi di discariche, lungo strade di grande traffico, in prati o in frutteti trattati con sostanze tossiche). Il fungo, in quanto "frutto di una pianta sotterranea", ha una capacita' molto elevata di assorbire sostanze tossiche quali piombo, rame, cadmio, ecc.
- un fungo commestibile, venuto a contatto con un fungo tossico, non diventa anch'esso tossico. E' comunque sconsigliato il consumo del fungo in quanto parte del fungo tossico (pezzetti, lamelle o spore) puo' mescolarsi inavvertitamente con i commestibili.
Si ricorda che l'unico sistema sicuro per definire la commestibilita' di un fungo e' determinarne la specie a seguito di un attento esame di riconoscimento di tutte le componenti morfologiche.