La parabola dell'Istruzione Agraria
Libro Bianco sull'Istruzione Agraria - Giuseppe Murolo

L'amaro declino

Parrà strano a coloro che, con irresponsabile superficialità, parlano male della Scuola, l'affermazione che allorché si propongono traguardi concreti e convincenti i torpori spariscono, gli scetticismi si dileguano, l'orgoglio di una professionalità troppo spesso mortificata da generici e gratuiti appiattimenti può consentire riprese di impegni e dedizione inimmaginabile. Ma in un decennio di attività ben finalizzata, in presenza di obiettivi correttamente definiti, con la convinzione di essere partecipi di un rinnovamento significativo, valido, utile agli allievi, tantissimi presidi e numerosi docenti si svegliarono dalla dilagante indifferenza, causata da scetticismo, dalle inconcepibili oscillazioni ministeriali, dalle incertezze politiche e si impegnarono con intelligenza e passione riuscendo, progressivamente, ad ottenere risultati certamente validi.
Mentre tale atmosfera entusiasta e coinvolgente tendeva ad espandersi sempre più giunsero decisioni strane, in qualche casi inopportune, quasi sempre poco giustificabili. Gli istituti per l'agricoltura e l'ambiente, assieme a quelli degli altri settori, avvertirono incertezze, portate dal nuovo Ministro, sul loro futuro, in dipendenza delle pretese della Formazione Professionale regionale e della legge n. 59, nota come Bassanini. Ad esse si aggiunse l'ambiguità di una nuova sperimentazione, il cosiddetto Progetto 2002, proposta senza chiarezza di scopi in un momento in cui il nuovo ordinamento, conseguenza del Progetto '92, andava assestandosi mostrando risultati confortanti e convincenti. Apparve chiaro, a tanti, che si cominciava a procedere con rotta a vista, senza una chiara prefigurazione di futuri traguardi e di prospettive certe.
La razionalizzazione, avviata senza vincoli di alcun genere e senza alcun riferimento al miglioramento dell'efficacia formativa pure prevista dal D.I 15/03/97 n. 176, ha visto sparire interi istituti.
In tale contesto, analiticamente già esposto, gli entusiasmi, le professionalità si sono rapidamente affievolite; e l'autonomia, presentata come mezzo per risolvere ogni problema, farà registrare stanchezze, appiattimenti, cadute di impegno e volontà.
Un fenomeno così vistoso e sconvolgente realtà e sistemi pure collaudati, è stato propiziato da norme varate senza alcun vero confronto, senza alcun incisivo dibattito né serie analisi, con il battimani dei soliti corifei, pronti come sempre ad inneggiare ai potenti del momento.
E così, non appena resosi conto delle complicazioni di una gestione aziendale, un preside di un istituto accorpante, come prima e pronta soluzione del problema ha proposto di cedere in fitto l'azienda agricola, in modo da rendere la vita più facile a tutti. È facile, dopo esempi del genere, capire quanto entusiasmo possa ancora sostenere che per anni e con notevoli sacrifici ha portato su quell'azienda, magari raccogliendo vecchie varietà e costituendo una vera e propria banca genetica.
Ma tutto ciò sa di vecchio: il nuovo, i manager, l'autonomia creeranno una scuola moderna, nella quale si parlerà di tutto, nella quale assessori provinciali e regionali cercheranno consensi ed adesioni, nella quale mancherà il senso di concretezza, della realtà interpretata e vissuta con impegni seri e continui, nella quale i segmenti saranno eternamente bastoncini.

da CERERE - Rassegna di problemi tecnici e didattici per l'indirizzo agrario dell'Istruzione Secondaria
Quadrimestrale - Anno XII N. 27 Gennaio - Aprile 1999 - ITAS "Basile - Caramia" LOCOROTONDO (BA)

 

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