Terrazze Retiche di Sondrio Igt
Atlante dei vini - Vini IGT IGP

Zona di produzione e storia

La IGT “Terrazze Retiche di Sondrio” è riservata ai seguenti vini:
bianco;
rosso;
rosso novello;
rosato;
rosato frizzante;
passito;
da vendemmia tardiva.

La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la IGT “Terrazze Retiche di Sondrio” comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Albosaggia, Ardenno, Berbenno in Valtellina, Bianzone, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Cercino, Chiavenna, Chiuro, Cino, Civo, Dazio, Dubino, Faedo, Gordona, Mantello, Mello, Menarola, Mese, Montagna in Valtellina, Morbegno, Piateda, Piuro, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Prata Camportaccio, Sernio, Sondrio, Teglio, Tirano, Traona, Tresivio, Villa di Chiavenna, Villa di Tirano, in provincia di Sondrio.

Molto rilevanti risultano i fattori umani legati al territorio di produzione, che per tradizione hanno dato origine al vino Terrazze Retiche di Sondrio.
Le origini della viticoltura in Valtellina sono molto lontane nel tempo. Lo sfruttamento agricolo del territorio e la sistemazione a terrazzamento è riconducibile in epoca romana o quantomeno longobarda, se non addirittura pre-romana in quanto i primi abitatori della valle furono i Liguri a cui seguirono gli Etruschi, ed entrambi i popoli conoscevano la coltura della vite.
La razionalizzazione e l’intensificazione della coltivazione della vite è però da ascrivere, prima alla colonizzazione romanica e, successivamente nel medioevo (sec. X e XI), al movimento dei “magistri comacini” ed ai monaci benedettini.
Risulta documentato che già alcuni secoli prima del mille, il Monastero Sant’Ambrogio di Milano era proprietario sul versante retico valtellinese di diversi appezzamenti di vigne a coltura specializzata, il cui prodotto era destinato al consumo locale e certamente anche ai monaci del capoluogo lombardo.
Il grande impulso viticolo alla Valtellina è però conseguente alla presenza del governo svizzero da parte della Lega Grigia (oggi “Cantone Grigioni”). Per quasi tre secoli, dal 1550 al 1797, la Valtellina fu territorio grigionese e i primi commerci di esportazione di vino furono conseguenza dei rapporti economici che la Lega Grigia intratteneva con le corti del centro e nord Europa.
E’ soprattutto di quei secoli la fama dei vini della Valtellina che, anche successivamente, continuarono a viaggiare verso il nord.
Particolare interessante e caratteristico del territorio è il sistema dei terrazzamenti.
Il terrazzamento è un metodo di dissodamento degli acclivi versanti montani, espressione di una precisa cultura insediativa che si ritrova, con molte analogie, in tutte le vallate dell’arco alpino.
Attraverso la realizzazione del terrazzo fu possibile recuperare allo sfruttamento agricolo le costiere pedemontane ed insediarvi le colture necessarie alla sopravvivenza delle popolazioni locali.
Si consideri inoltre che il portare le coltivazioni sugli acclivi montani serviva anche a proteggerle dalle rappresaglie delle soldatesche barbariche che transitavano per il fondo valle, nonché ad evitare il rischio delle frequenti inondazioni causate dalle piene improvvise del fiume Adda.
Il sistema terrazzato di Valtellina si identifica con la realizzazione di una miriade di muri a secco in sasso che sostengono i ronchi vitati. Trattasi di un’opera avviatasi alcuni millenni fa e perpetuata nel tempo attraverso il lavoro quotidiano dei viticoltori che, per tutto questo, sono degli autentici manutentori del territorio. Come già accennato, i muri sono di una entità ciclopica; stimabile in oltre 2.500 Km di sviluppo lineare, con una incidenza media/ettaro superiore ai 2.000 m2 di superficie verticale e, di conseguenza con costi di mantenimento altissimi. Oltre a consentire la realizzazione della economia agricola, il terrazzamento diventa componente essenziale del fascino paesaggistico del territorio ed importante elemento di salvaguardia e presidio delle falde montane.

Valtellina Rosso Terrazze Retiche di Sondrio Igt (foto www.consorziovinivaltellina.com)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini ad IGT “Terrazze Retiche di Sondrio” bianchi, rossi, rosati, passiti e da vendemmia tardiva devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
La IGT “Terrazze di Sondrio” con la specificazione aggiuntiva del nome del vitigno è riservata ai vini ottenuti per almeno l’85% dal corrispettivo vitigno.
Possono concorrere da sole o congiuntamente , alla produzione di mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, fino ad un massimo del 15%.
La specificazione aggiuntiva del nome del vitigno è consentita esclusivamente quando il vino ad IGT “Terrazze Retiche di Sondrio” abbia colore analogo al vitigno di provenienza.
Per i soli vitigni “Chiavennasca, Rossola e Pignola”, esclusivamente per la tipologia bianco secco tranquillo è autorizzata l’indicazione dei medesimi anche in assenza di analogia fra il colore del vino e quello del vitigno.
L’indicazione del nome del vitigno “Nebbiolo”, del quale fa parte il fenotipo “Chiavennasca” (sinonimo del medesimo), non può in alcun caso essere utilizzata nella preparazione di un vino bianco.

I vini ad IGT “Terrazze Retiche di Sondrio” anche con la specificazione del nome del vitigno, per tutte le tipologie, all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

Terrazze Retiche di Sondrio bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 13 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:11,00% vol;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio passito “bianco”:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 16,00% vol totale, 12,00% vol effettivo;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
zuccheri residui: 45,00 gr/l.
estratto non riduttore minimo: 13 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio passito “rosso”:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 16,00% vol totale, 12,00% vol effettivo;
acidità totale minima: 3,50 g/l;
zuccheri residui: 45,00 gr/l.
estratto non riduttore minimo: 17 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio vendemmia tardiva “rosso”:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol totale; 11,00% vol effettivo.
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17 g/l.

Terrazze Retiche di Sondrio vendemmia tardiva “bianco”:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol totale, 11,00% vol effettivo.
acidità totale minima: 3,50 g/l;
estratto non riduttore minimo: 13 g/l.

Caratteristiche organolettiche

I vini ad IGT “Terrazze Retiche di Sondrio” anche con la specificazione del nome del vitigno, per tutte le tipologie, all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

Terrazze Retiche di Sondrio bianco:
Colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
Odore: fresco, delicato, floreale;
Sapore: asciutto, sapido, gradevole.

Terrazze Retiche di Sondrio rosso:
Colore: rosso rubino;
Odore: fresco, fruttato;
Sapore: sapido, leggermente tannico.

Terrazze Retiche di Sondrio novello:
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Odore: vinoso, lievemente fruttato;
Sapore: fresco, rotondo, vellutato.

Terrazze Retiche di Sondrio rosato:
Colore: da rosato tenue a rosato intenso;
Odore: fine, delicato;
Sapore: asciutto, fresco, fruttato.

Terrazze Retiche di Sondrio passito “bianco”:
Colore: giallo intenso con riflessi dorati;
Odore: ampio, composito, intenso;
Sapore: dolce, pieno, armonico, elegante, etereo, dolce.

Terrazze Retiche di Sondrio passito “rosso”:
Colore: rosso rubino intenso;
Odore: ampio, floreale;
Sapore: dolce, fruttato, armonico, piacevole.

Terrazze Retiche di Sondrio vendemmia tardiva “rosso”:
Colore: rosso rubino;
Odore: intenso, caratteristico, complesso;
Sapore: deciso, armonico, giustamente tannico.

Terrazze Retiche di Sondrio vendemmia tardiva “bianco”:
Colore: giallo paglierino con riflessi dorati;
Odore: composito, ampio, con sentori minerali;
Sapore: pieno, armonico, elegante, piacevole.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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