Russula acrifolia Romagnesi
Atlante dei funghi - Funghi commestibili e velenosi

Classe: Basidiomiceti
Nome scientifico: Russula acrifolia Romagn.

Caratteristiche morfologiche

Cappello: da 5 a 12 cm, carnoso e sodo, inizialmente convesso con depressione al centro, poi piano e infine quasi a imbuto, biancastro, bruno-ocra o quasi rossastro; ha margine prima involuto poi appianato.
Lamelle: fitte, con lamellule, adnate, colore crema tendenti al nero negli esemplari vecchi.
Gambo: 5-11 x 2-4 cm, grosso e pieno, cilindrico, non molto lungo, con fossette evidenti; prima bianco poi grigiastro scuro.
Carne: bianca, poi rosata infine grigia, soda, virante al taglio. Il sapore è acre, più forte nelle lamelle; priva di odore.
Spore: ovali, ialine al microscopio, verrucoso-reticolate.

Russula acrifolia Romagn. Russula acrifolia Romagn. (foto Jean Jacques Wuilbaut http://users.skynet.be/jjw.myco.mons/)

Commestibilità, habitat e osservazioni

Relazione con l'ambiente vegetale circostante: Fungo simbionte. Si trova nei boschi di latifoglie e conifere, in estate-autunno.
Il nome "acrifolia" è dovuto è dovuto al sapore acre delle lamelle.
Non commestibile. Appartiene al gruppo delle Russule Nigricantine, tutte dall'aspetto poco invitante e che tendono a diventare nere da vecchie. Si distingue per il forse sapore pepato delle lamelle.

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