Unita' didattica 3
Analisi di gestione mediante indici di bilancio - Economia agraria

Analisi di Gestione - Il sistema integrato di indici e le analisi comparate

  1. Albero del ROE

  2. Tutti gli indici finora esposti possono essere collegati tra loro attraverso relazioni di carattere aritmetico (catene di indici) o di carattere logico-interpretativo. Il diagramma presentato in Fig. 8 (albero del ROE) illustra come partendo dal ROE sia possibile articolare un’analisi prendendo progressivamente in considerazione i vari aspetti della gestione sintetizzati dai vari indici e quozienti posti nei vari rami dell’albero. Tale approccio è assai utile quando si desidera compiere un rapido check-up aziendale individuando le principali caratteristiche gestionali delineando quindi le eventuali anomalie che successivamente possono essere analizzate con maggiore dettaglio.
    I parametri di raffronto possono essere anche in questo caso ricavati dai precedenti risultati gestionali per la stessa azienda oppure facendo riferimento ad una media di aziende comparabili come verrà meglio specificato nel successivo paragrafo.
    L’analisi parte dalla valutazione della redditività globale dell’azienda sintetizzata dal ROE, e mira all’individuazione delle componenti che hanno maggiormente concorso alla formazione dell’indice. Al successivo livello infatti è possibile delineare l’incidenza della gestione caratteristica (ROI), di quella finanziaria e infine il peso di quella caratteristica.
    Per quanto riguarda la redditività del capitale investito, è opportuno verificare se il livello calcolato a consuntivo derivi da una adeguata remunerazione delle vendite (ROS) e/o da una maggiore rotazione del capitale investito. I ricavi e i costi si possono analizzare in dettaglio valutando le componenti del Conto Economico riclassificato, mentre quelle dello Stato Patrimoniale forniscono ulteriori indicazioni per l’interpretazione del tasso di rotazione.
    L’effetto leva finanziaria è un’analisi basilare per verificare qual è l’incidenza dei capitali presi a prestito sulla redditività aziendale. La valutazione dell’effetto moltiplicatore va affiancato ad una verifica dell’equilibrio finanziario aziendale sia per quanto riguarda i tempi di restituzione dei mezzi finanziari che per la provenienza di questi ultimi.

    Fig. 8 - L’albero del ROE

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  3. Analisi temporale e spaziale

Come è stato ripetutamente detto nei precedenti paragrafi, l’analisi di bilancio mediante indici è in grado di fornire valutazioni di tipo relativo e non assoluto, in quanto è necessario specificare i livelli di riferimento per esprimere dei giudizi qualitativi sulla gestione aziendale. L’individuazione di tali riferimenti può avvenire ad esempio attraverso la valutazione di una serie storica (analisi temporale) riferita alla stessa azienda, la cui analisi permette oltre al riconoscimento delle principali tendenze gestionali, anche di evidenziare ed isolare dei fenomeni che non derivano dalle strategie e dalle capacità imprenditoriali ma che incidono notevolmente sui risultati economici, come:

  • gli effetti climatici (annuali favorevoli e sfavorevoli);

  • l’aumento generalizzato dei prezzi (inflazione);

  • l’introduzione di nuove normative (es. riforma Mc Sharry).

Si può ricorrere al calcolo delle medie triennali mobili per attenuare le componenti stagionali e quindi valutare il comportamento dei singoli parametri esprimendo un giudizio positivo se la tendenza è all’aumento, o negativo se in diminuzione.
Un ulteriore strumento di analisi è fornito dall’individuazione della retta di regressione costituita da quell’insieme di punti che meglio interpolano i valori della serie storica considerata e che permettono di delineare un trend da utilizzare (con precauzione) anche ai fini previsionali. L’utilizzo di questa tecnica, in passato limitata agli esperti di statistica, è ora accessibile a tutti grazie ai programmi di foglio elettronico che hanno anche la possibilità di rappresentare graficamente i dati elaborati, come mostrato in Fig. 9.
La graficizzazione delle serie storiche consente fra l’altro di individuare dei salti e delle discontinuità nella gestione dovuti a fattori esterni come l’introduzione di nuovi incentivi alla produzione (o nuove limitazioni) che hanno avuto delle ripercussioni sui risultati economici.

Fig. 9 - L’andamento della produttività della terra

Per eliminare l’effetto inflazione, che tende a far lievitare i valori degli anni più recenti facendo apparire in crescita un indice in seguito al generalizzato aumento dei prezzi, si possono utilizzare degli appositi numeri indici pubblicati ogni anno dall’ISTAT che consentono di esprimere i valori a prezzi correnti in prezzi costanti. Una volta eseguita questa operazione (deflazione), le variazioni esprimeranno in termini reali i risultati gestionali che potranno essere resi maggiormente esplicativi indicizzandoli, ovvero ponendo il valore di base pari a 100 e poi ricalcolando gli anni successivi.
Le analisi comparate oltre che nel tempo possono essere condotte anche nello spazio (analisi spaziale), inteso come area geografica. In questo caso la prima operazione da compiere è quella della definizione di un gruppo omogeneo di aziende, ovvero di un insieme di aziende che hanno una simile dotazione strutturale (capitali e risorse) ed analogo indirizzo produttivo.
Questa fase preliminare è essenziale per non incorrere in raffronti poco significativi tra aziende che hanno un diverso grado di efficienza non tanto per le differenti capacità imprenditoriali ma soprattutto per una differente disponibilità di risorse naturali od una differente localizzazione geografica. Esiste una vasta letteratura in materia che si occupa di individuare i gruppi basandosi essenzialmente su metodologie statistiche che necessitano quindi di un numero elevato di aziende; nel caso di un tecnico agricolo che segue mediamente 15-20 aziende sarà sufficiente, per un’analisi preliminare, effettuare una selezione attraverso opportuni criteri, alcuni dei quali possono essere:

  • la superficie aziendale;

  • la superficie irrigua;

  • il tipo di conduzione (familiare, con salariati, ecc.);

  • la manodopera disponibile (UL);

  • la consistenza zootecnica (UBA);

  • l’acclività dei terreni;

  • la zona altimetrica.

Questo non consentirà di giungere ad una elevata omogeneità, ma almeno alla definizione di un gruppo di aziende comparabili all’interno delle quali sviluppare l’analisi. Tra queste è opportuno individuare le aziende di coda e di testa, costituite da quelle unità produttive che presentano rispettivamente i peggiori ed i migliori risultati gestionali complessivi, e che offrono un termine di paragone a tutte le aziende intermedie. Il raffronto può avvenire anche semplicemente basandosi sulle medie o sui valori massimi e minimi riscontrati nel gruppo. Anche in questo caso una rappresentazione grafica rende maggiormente evidente l’informazione contenuta nei dati contabili, come nel caso della Fig. 10 dove nel piano cartesiano ortogonale (grafico di tipo XY), sono state posizionate le aziende a seconda della produttività della terra (asse Y) e del lavoro (asse X). L’insieme di punti che ne deriva è stato successivamente suddiviso in quattro quadranti, delimitati dai valori medi dei parametri tecnici delle singole aziende, che danno un’immagine immediata delle aziende di testa (quadrante in alto a destra) e di coda (in basso a sinistra).

Fig. 10 - La classificazione delle aziende per produttività della terra e del lavoro

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  1. Struttura di un Report aziendale

In questa parte della dispensa verranno fornite alcune indicazioni utili per redigere un Report aziendale, documento che illustra i principali fenomeni gestionali dell’azienda presa in considerazione e che costituisce una base indispensabile per la pianificazione delle attività future.
La struttura del documento potrebbe essere la seguente:

La prima parte è rivolta ad una descrizione dell’azienda in termini di localizzazione geografica, tipo di conduzione, indirizzo produttivo; segue poi la definizione della disponibilità di terra, lavoro e macchinari, che possono essere analizzati attraverso la lettura dei parametri tecnici.
Con riferimento all’ultimo anno di gestione, si possono calcolare ed analizzare i parametri economici in maniera tale da descrivere le componenti del conto economico riclassificato e, se sono disponibili i dati, arrivare a determinare i redditi lordi dei singoli processi produttivi. In questa sezione si possono introdurre sia le catene di indici che l’analisi della redditività dei capitali verificando il ruolo svolto dal grado di indebitamento.
Quest’ultimo può essere analizzato in maniera più approfondita nella parte dedicata alla gestione finanziaria, evidenziando se esiste un equilibrio nell’utilizzo delle risorse e la provenienza di queste. Per una maggiore attendibilità dell’analisi, i quozienti finanziari dovrebbero essere calcolati facendo riferimento sia allo Stato Patrimoniale di fine esercizio sia a quello di inizio anno contabile, per evitare che eventuali flussi finanziari contabilizzati in chiusura contabile sconvolgano i valori degli indicatori.
Terminata l’analisi di tipo congiunturale, limitata all’ultimo anno disponibile, si può estendere il giudizio sugli andamenti di gestione considerando gli anni precedenti (analisi temporale) evidenziando le principali tendenze e verificando se l’anno appena analizzato sia in linea con il trend generale o presenti delle peculiarità.
La comparazione con altre aziende similari (analisi spaziale) offre l’opportunità di posizionare il caso analizzato rispetto alle altre unità produttive e di definire quindi quali siano i punti di forza e di debolezza della gestione.
Infine nel capitolo conclusivo l’analista dovrà sintetizzare tutte le analisi svolte e descrivere i principali problemi di gestione riscontrati, prospettando le possibili soluzioni, così da impostare il processo di pianificazione e controllo dell’azienda (considerazioni conclusive).
Indici e quozienti proposti in questa dispensa sono quelli tradizionalmente utilizzati nelle analisi contabili ma, a seconda della localizzazione geografica e dell’indirizzo produttivo, è opportuno individuare altri indicatori in grado di soddisfare particolari esigenze conoscitive. La possibilità di costruire indici specifici riferiti non solo all’intera azienda ma anche alle singole attività e prodotti aziendali, migliora notevolmente la qualità dell’analisi ma richiede sistemi informativi più mirati quali la contabilità dei costi o analitica.

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