Aggregazioni di individui tra gli insetti
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Riferimento bibliografico:
Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa

Folle e aggregazioni sociali

Fra gli insetti si possono trovare parecchie modalità di aggregazione. Esistono aggregazioni (folle) rappresentate da aggruppamenti (omogenei o eterogenei) di individui estranei gli uni agli altri, ma attivati e trattenuti in un dato biotopo da determinati agenti fisici e chimici. Le aggregazioni rappresentate da tutti e due i sessi favoriscono la difesa individuale, ma facilitano anche gli accoppiamenti.
Le aggregazioni sociali sono caratterizzate dall’integrazione (sensoriale, feromonica, ecc.) esistente fra gli individui che le compongono; esse presentano condizioni diverse di coordinazione e di organizzazione, che si iniziano con le gregari età incoordinate, si complicano con le gregari età coordinate, e giungono al massimo della complessità con le società (omogenee ed eterogenee).

Società omogenee

Le società omogenee (Isotteri – Termiti; Imenotteri – tutti i Formicoidei, un certo numero di Vespoidei e di Apoidei), sono aggruppamenti, numericamente spesso imponenti, di individui costituiti dalla discendenza di una (società monoginiche) o più (società poliginiche) femmine fecondate; temporanei (società annuali) o persistenti (società poliannuali); matriarcali (negli Imenotteri, dove i maschi vengono generalmente esclusi da ogni attività che non sia quella fecondatrice, e risultano perciò reperibili nel nido solamente durante i periodi di tempo in cui sfarfallano ed è richiesta la loro opera), o coniugali (negli Isotteri, dove i maschi vengono mantenuti nella comunità, ma quasi tutti, come le femmine, resi sterili).
Esistono società primitive, con limitata organizzazione sociale, dove la differenziazione delle caste non appare ancora netta e consolidata e dove l’andamento dell’esistenza in comune è sovente soggetto a contrasti individuali, ecc.
Ne esistono, per converso, di più evolute e di evolutissime, nelle quali il differenziamento di caste e sottocaste, la divisione e la coordinazione del lavoro, la integrazione sociale ed ogni altra attività hanno raggiunto un altissimo livello. In seno alle comunità degli insetti si determina un dimorfismo unisessuale che investe, in genere, entrambi i sessi negli Isotteri, solo il sesso femminile negli Imenotteri, e porta al differenziamento di due caste fondamentali: la casta degli anfigonici, e cioè dei maschi e delle femmine procreatrici denominati re e regina negli Isotteri, mentre negli Imenotteri solo la femmina assume il nome di regina; la casta degli individui sterili, maschi e femmine (operai e soldati) negli Isotteri, femmine (operaie) negli Imenotteri.
La casta sterile può, a sua volta, suddividersi in sottocaste morfologicamente distinte. Il polimorfismo della casta sterile non è però il solo fattore organico del lavoro. E’ stata riconosciuta infatti la devoluzione di incarichi secondo l’età degli individui e le necessità della colonna.
Si è detto che le operaie restano vergini e sono incapaci di procreare. Può tuttavia avvenire che quelle di sesso femminile si comportino invece, in particolari circostanze, diversamente e mettano al mondo, partenogeneticamente, figli (partenogenesi arrenotoca, telitoca, deuterotoca), e perfino che subiscano l’accoppiamento.
Nelle società annuali la femmina-madre, fondatrice del nido, fa’ dapprima ogni mestiere, pur dominando, in caso di poliginia iniziale, le femmine ausiliarie; in quelle più primitive si occupa anche in seguito di alcuni lavori casalinghi; in quelle più evolute la sua attività si riduce progressivamente fino a limitarsi alla sola ovideposizione.
Sono state scoperte anche delle forme elette che hanno il compito di organizzare il lavoro degli altri.
La longevità delle femmine madri delle società pluriannuali è sempre notevole, ma può divenire elevatissima (quasi un secolo in certe termiti). La femmina-madre diviene sovente una pura, a volte mostruosa fabbrica di uova.
L’allevamento della prole, cominciato inizialmente dalla femmina delle società annuali e di parecchie pluriannuali, la raccolta del cibo, i lavori casa, sono prerogative della casta sterile, cioè di individui vergini e privi di appetiti sessuali.
Un fenomeno di primaria importanza sociale che si manifesta nelle comunità degli insetti è la cosiddetta trofallassi, cioè il complesso di modalità di trasmissione  reciproca del nutrimento.
Gli insetti sociali edificano nidi di dimensioni, fabbrica e struttura varie (vengono utilizzate varie sostanze: terra, cera, escrementi, legno masticato e trasformato in cartone, ecc..).
Le regine esercitano anche un governo che si esplica attraverso secrezioni feromoniche. Nelle termiti è resa possibile la digestione della cellulosa per la presenza di una fauna di protozoi.
I nidi delle formiche non sono molto specializzati; maggiormente lo sono quelli delle api e vespe. Grosse costruzioni sono i nidi delle termiti (anche alcuni metri di altezza).
La fondazione delle comunità avviene in vari modi. Nelle società annuali il nido e la famiglia sono istituiti e avviati da una o più femmine, che, accoppiatesi alla fine dell’estate precedente, svernano in un ricovero di fortuna e iniziano in primavera la loro attività.
Nelle società pluriennali rileviamo un groviglio di comportamenti disparati (alcune vengono fondate da una femmina indipendente, ecc.). Fra gli isotteri, insetti a società coniugali, queste vengono insediate coniugalmente.
Sia negli Imenotteri che negli Isotteri, alcune comunità sono stabilite per sciamatura o scissione, da parte di operaie che abbandonano il vecchio nido con una femmina fecondata, o con una femmina vergine e qualche maschio, o (Isotteri) con alcune uova e neanidi, oppure da sole, per adottare poi una femmina di un’altra casata.
Alcuni insetti sociali coltivano funghi a scopo alimentare, preparando in speciali camere, appositi substrati nutritivi; altri sfruttano insetti di vari ordini da cui ritraggono secreti ed escreti appetiti.
Infine, non poche comunità di insetti ospitano formule più o meno ricche di Artropodi, che contraggono con le loro popolazioni rapporti di vario grado e spesso più o meno intimi, alcuni dei quali vengono nutriti e curati. Essi offrono, in cambio, speciali secrezioni eteree, il cui abuso può però determinare, nei consumatori, gravi danni individuali e sociali.
Nelle società degli Insetti le manifestazioni dei cosiddetti istinti raggiungono punte elevatissime. Le femmine fecondate di alcune formiche coltivatrici di funghi o sfruttatrici di Rincoti Coccidi, abbandonando la casa materna per convolare a nozze, portano seco, rispettivamente, una minuscola porzione del micelio del fungo, o una femmina feconda del Coccide, che poi custodiranno e alleveranno nel nuovo nido.
Le operai dei Vespidi e Apidi abbassano la temperatura dei loro nidi, ventilandoli con le ali ed apportandovi acqua da evaporare.
Le api operaie dispongono di un linguaggio simbolico, a base di stimoli acustici e movimenti, con cui riescono a trasmettere alle consorelle dell’alveare la posizione e la ricchezza di una fonte di cibo.
Infine, le società eterogenee derivano dalla compenetrazione più o meno intima di due  (o più) società omogenee.

termitaio gigante Termitaio gigante (foto Colluci)

Note
La partenogenesi e' una particolare strategia riproduttiva che presentano molte specie animali e vegetali nelle quali si può avere sviluppo di uova non fecondate.
La partenogenesi arrenotoca consiste nella produzione di uova che si sviluppano solo in maschi; la telitoca si ha, quando, al contrario, nascono solo femmine; la deuterotoca, infine, quando possono nascere sia maschi che femmine.

Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata

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