Afide del tiglio - Eucallipterus tiliae (L.)
Atlante di Entomologia Agraria - Insetti utili e dannosi

Classificazione e piante ospiti

Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Callafididi
Genere: Eucallipterus
Specie: E. tiliae (L.)

Riferimento bibliografico:
Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa

Piante ospiti: Tiglio.

Identificazione e danno

L'Eucallipterus tiliae è un Afide frequente sul Tiglio, molto più comune di Patchiella reaumuri. Gli adulti sono tipici Afidi giallastri o giallo-verdastri, con una caratteristica doppia fila di punti nerastri, posti longitudinalmente sul dorso.
Le neanidi sono molto più chiare.
Questi Afidi vivono in colonie, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie; essi non provocano nessun accar­tocciamento fogliare, ma producono una grande
quan­tità di melata che imbratta la vegetazione e gocciola al suolo.
La melata soffoca le foglie che spesso cadono defogliando la pianta; il soffocamento è accentuato dalla presenza delle fumaggini che determinano anche un brutto aspetto estetico.
Inoltre le foglie cosparse di melata necrotizzano per effetto delle "bruciature", dovute ai raggi solari che vengono concentrati, per l'effetto "lente", dalle gocce di melata. Infine la melata comporta non pochi problemi specialmente per le piante dei viali e dei parcheggi (auto) o per quelle poste nei parchi/giardini pubblici per la continua "pioggia" appiccicosa che disturba l'uso di queste strutture, durante il periodo dell'infestazione. Il danno conseguente all'attacco di questi Afidi, a parte l'aspetto estetico e l'inconveniente della melata, consiste in una accentuata filloptosi con conseguente indebolimento e deperimento dei soggetti colpiti.

Ciclo biologico

L'Eucallipterus tiliae è un Afide monoico che svolge il ciclo biologico sul Tiglio, unico ospite; sverna come uovo, alla base o in prossimità delle piante ospiti. Le fondatrici compaiono in primavera, tra aprile e maggio; tuttavia le maggiori infestazioni si hanno a fine maggio­inizio giugno.
L'Eucallipterus tiliae compie diverse generazioni all'anno, con accavallamento dei vari stadi.

Adulto di Afide del tiglio Adulto di Afide del tiglio - Eucallipterus tiliae (L.) (foto www.galerie-insecte.org)

Stadio giovanile di Afide del tiglio Stadio giovanile di Afide del tiglio (foto www.galerie-insecte.org)

Lotta

La lotta contro questo Afide, come detto anche per Patchiella reaumuri, è in funzione di molti fattori, in particolare:

  • la collocazione delle piante: se in viali, in giardini o in parchi pubblici e/o privati;
  • il tipo di pianta: se è un esemplare appena messo a dimora o in piena maturità.

Queste sommarie considerazioni forniscono immediatamente l'indicazione della possibilità di utilizzare o meno certi prodotti aficidi.
L'Eucallipterus tiliae è un Afide che può essere controlla­to più efficacemente di Patchiella reaumuri; infatti, non determinando nessun accartocciamento fogliare, le forme mobili sono più facilmente raggiungibili dai pro­dotti irrorati sulla chioma.
I prodotti chimici da utilizzare, qualora il trattamento sia opportuno e possibile tecnicamente (es.: nei vivai), devono essere scelti tra quelli più selettivi e specifici per gli Afidi, allo scopo di determinare il minor danno possibile alla biocenosi utile. In ogni caso il trattamento deve essere effettuato lontano dalla fioritura del Tiglio, anticipandolo o ritardandolo, per evitare danni agli impollinatori o ai numerosi entomofagi presenti. I prodotti da utilizzare sono:

  • Piretroidi essi sono molto attivi nei confronti dell'Afide, tuttavia il loro uso deve essere fatto con cautela nei periodi di attività degli ausiliari perché poco selettivi, specialmente nei confronti dagli Insetti utili; in particolare l'uso indiscriminato e non mirato dei Piretroidi comporta:
    - un abbattimento delle popolazioni dei Coccinellidi, dei Sirfidi e degli Imenotteri, predatori/parassito idi dell'Afide e di altri fitofagi;
    - una pullulazione del Ragnetto del Tiglio (Eotetranychus tiliarius), dovuto all'abbattimento della popolazione del suo controllore più importante, lo Stethorus punctillum (Coleottero predatore);
  • Insetticidi ad effetto collaterale aficida.

La valutazione dell'opportunità dell'intervento deve essere molto attenta ed accurata; essa deve tener conto sia delle difficoltà pratiche e tecniche dell'intervento, sia dell'effettiva presenza dell'infestazione. È quindi opportuno un campionamento visivo della vegetazione infestata e un campionamento anche della presenza dei nemici naturali dell'Afide; molto spesso la loro presenza è sufficiente a controllare la popolazione del fitofago, senza nessun intervento chimico specifico. Tra i nemici naturali è opportuno ricordare:

  • i Coccinellidi predatori: Adalia bipunctata, Coccinella septempunctata, Harmonia conglobata;
  • i Ditteri Sirfidi: Syrphus ribesii, Scaeva pyrastri, Episyrphus balteatus, le cui larve sono attive predatrici di Afidi;
  • i Ditteri Cecidomidi, la Chrysopa carnea, i Rincoti Antocoridi (gen. Anthocoris), gli Imenotteri Afididi parassitoidi.

Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata


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