Val di Neto Igt
Atlante dei vini - Vini IGT IGP

Zona di produzione e storia

L'indicazione geografica tipica «Val di Neto» è riservata ai mosti ed ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare per le seguenti tipologie:
a) bianco (anche nella tipologia frizzante e passito);
b) rosso (anche nella tipologia frizzante, passito, novello);
c) rosato (anche nella tipologia frizzante);
d) con la specificazione del nome di un vitigno.

La zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con l'indicazione geografica tipica «Val di Neto» comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Andali, Belcastro, Belvedere, Spinello, Botricello, Caccuri, Carfizzi, Casabona, Cerenzia, Crotone, Cutro, Mesoraca, Pallagorio, Petilia Policastro, Roccabernarda, Rocca di Neto, San Mauro Marchesato, San Nicola dell’Alto, Santa Severina, Scandale, Umbriatico e Strongoli tutti in provincia di Crotone.

Si tratta della parte centro e sud-orientale della provincia di Crotone, quella che si affaccia sullo Ionio per gran parte della costa, da tempo è riconosciuta come territorio a vocazione viticola ed enologica.
Confermando questa innata vocazione, il territorio con qualche aggiunta o correttivo, è diventata la zona di origine delle uve per la produzione dei vini a Indicazione Geografica Tipica” Val di Neto” dal nome del fiume che nasce dalla Sila Grande, e dopo aver attraversato parte della provincia di Cosenza e quella di Crotone, si tuffa nel mar Ionio. Crotone discende dalla “Kroton” della Magna Grecia, fondata dagli Achei, con uno splendido circolo di mura possenti su entrambi i lati del fiume Esaro. Cutro, più in basso (220 metri) rivela un paesaggio più spoglio, arso dal sole. Santa Severina è posta su di una rupe scoscesa, con l’atmosfera che ricorda il passato bizantino e normanno, ai margini del Marchesato di Crotone, l’accorpamento territoriale che si concretizzò nelle mani dei Ruffo tra il 1390 e il 1444 e al quale pose fine un paio di decenni dopo il re di Napoli. Nonostante la sua ripartizione in tanti feudi, il territorio conservò nel tempo l’appellativo di Marchesato a ricordo di un’esperienza rimasta ben viva nel ricordo delle persone.

Zone di Produzione delle Igt della Calabria (foto www.quattrocalici.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini ad indicazione geografica tipica «Val di Neto» bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, a bacca di colore analogo, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino approvato, riportati nel presente disciplinare.
L’indicazione geografica tipica «Val di Neto» con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla
coltivazione nella Regione Calabria, così come identificati nel disciplinare, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal corrispondente vitigno.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione di tali vini le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, fino a un massimo del 15%.

I vini a indicazione geografica tipica «Val di Neto», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:

«Val di Neto» Bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

«Val di Neto» Bianco passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l.

«Val di Neto» Rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

«Val di Neto» Rosso passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 25,0 g/l.

«Val di Neto» Rosso novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

«Val di Neto» Rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

Caratteristiche organolettiche

I vini a indicazione geografica tipica «Val di Neto», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:

«Val di Neto» Bianco:
colore: giallo paglierino scarico;
odore: gradevole, caratteristico;
sapore: fresco, armonico.

«Val di Neto» Bianco passito:
colore: giallo paglierino intenso;
odore: intenso, caratteristico;
sapore: dolce, delicato.

«Val di Neto» Rosso:
colore: rosso più o meno carico;
odore: vinoso, caratteristico;
sapore: armonico, tipico.

«Val di Neto» Rosso passito:
colore: rosso carico;
odore: intenso, gradevole;
sapore: dolce, caldo, armonico.

«Val di Neto» Rosso novello:
colore: rosso intenso;
odore: complesso, fruttato;
sapore: morbido, armonico.

«Val di Neto» Rosato:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: fine, caratteristico;
sapore: armonico, gradevole.

I vini a indicazione geografica tipica “Val di Neto” con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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