Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La Denominazione di Origine Controllata “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” è riservata ai vini, anche nelle tipologie “frizzante” e “spumante”, che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione.

La zona di produzione delle uve destinate alla produzione del vino “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” è delimitata come segue (in provincia di Pavia):
dalla strada statale n. 10 al km 162+700 segue quale confine a est la strada comunale per Bosnasco, Costamontefedele, fraz. Casotti. Da qui segue in direzione fraz. Braccio fino al bivio per la fraz. Villa Marone, si prosegue fino alla fraz. Barbaleone fino a raggiungere la via Marconi, quindi a ovest fino a raggiungere Boffalora, Poggiolo e ancora per Cerisola, Donelasco e Santa Maria della Versa. Da qui scende a nord per la provinciale Santa Maria-Stradella, sino alla frazione Begoglio, dove devia a ovest per la comunale che tocca le frazioni: Squarzine, Gaiasco, Cella, Ca’ di Paglia sino al ponte del torrente Scuropasso in località Molino Sacrista. Quindi scende a valle lungo il torrente Scuropasso, sino a incontrare il confine comunale tra Lirio e Pietra de’ Giorgi a comprendere per intero quest’ultimo territorio comunale e quello di Cigognola a sud della strada statale n. 10 che costituisce il confine nord sino al chilometro n. 162+700, all’imbocco della strada comunale per Bosnasco.

Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata tradizione hanno contribuito ad ottenere i vini a Denominazione di Origine “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda”.
Considerato, sin dai tempi di Strabone, una zona di produzione di vini di qualità, l'Oltrepò Pavese è quel lembo di terra collinoso a sud della Lombardia noto per essere il punto d'incontro di quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Tale peculiare caratteristica rende l'Oltrepò Pavese ricco di culture, lingue, tradizioni e cucine differenti, ma ben integrate tra loro.
Questa terra è anche, anzi soprattutto, antica dimora della vite. Un'importante testimonianza arriva dal reperto di un tralcio di vite, risalente ai tempi preistorici, trovato in Oltrepò Pavese. Strabone, nel I secolo a.C., attribuì all'Oltrepò Pavese l'invenzione della botte. Nei suoi testi fu descritta di dimensioni più grandi delle case. Nei secoli successivi s’incontrano poi altre testimonianze. Andrea Bacci, per esempio, nel XVI secolo, descrisse i vini di tale zone con il termine “eccellentissimi”.
L'Oltrepò Pavese vitivinicolo attuale trova le sue radici nel secolo scorso, come conseguenza dei danni portati dalla fillossera, e nel rinnovamento globale del mondo vinicolo italiano di quel periodo. E' sufficiente ricordare che nel 1884 l'Oltrepò Pavese vantava ben 225 vitigni autoctoni.
Oggi sono circa una dozzina quelli di maggior diffusione, seppur non mancano produttori collezionisti che hanno raccolto qualche testimonianza del passato, come Moradella o Uva della Cascina o altro ancora. Nonostante tale decimazione, il panorama vinicolo oltrepadano è ancora molto ricco, soprattutto per quanto concerne le tipologie di vino prodotte, fra cui quelle previste dal presente disciplinare.
Nel corso dei decenni la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principale del territorio, tanto che nel 1970 il vino Oltrepò Pavese, e con esso la tipologia “Sangue di Giuda”, è stato riconosciuto come DOC con DPR del 6 agosto.

Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese o Sangue di Giuda”, devono essere ottenuti dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
- Barbera: dal 25% al 65%;
- Croatina: dal 25% al 65%;
- Uva rara, Ughetta (Vespolina) e Pinot nero: congiuntamente o disgiuntamente, fino a un massimo del 45%.

I vini “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese o Sangue di Giuda” devono rispondere, all’atto dell’immissione al consumo, alle seguenti caratteristiche:

1) “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda”:
- residuo zuccherino minimo: 80 g/l;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol di cui almeno 5,50% vol svolto;
- acidità totale minima: 4,50 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 22,00 g/l.
Il vino a denominazione di origine “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” all’atto dell’immissione al consumo può essere caratterizzato, alla stappatura del recipiente, da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione, che conservato alla temperatura di 20° centigradi in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione dovuta all’anidride carbonica in soluzione, non superiore a 1,7 bar.

2) “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” frizzante:
- residuo zuccherino minimo: 80 g/l;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol di cui almeno 7,00% vol svolto;
- acidità totale minima: 4,50 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 22,00 g/l.

3) “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” spumante dolce:
- titolo alcolometrico volumico effettivo 9,00% vol;
- acidità totale minima: 4,50 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 22,00 g/l.

E’ facoltà del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto, modificare per i vini di cui sopra i limiti indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore.

Caratteristiche organolettiche

I vini “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese o Sangue di Giuda” devono rispondere, all’atto dell’immissione al consumo, alle seguenti caratteristiche:

1) “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda”:
- colore: rosso rubino intenso;
- odore: vinoso intenso;
- sapore: pieno, di corpo e dolce, talvolta vivace e leggermente tannico.

2) “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” frizzante:
- colore: rosso rubino intenso;
- odore: vinoso intenso;
- sapore: dolce, di corpo, pieno;
- spuma: vivace, evanescente.

3) “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese” o “Sangue di Giuda” spumante dolce:
- colore: rosso rubino intenso;
- odore: vinoso intenso;
- sapore: pieno, di corpo, dolce;
- spuma: vivace, persistente.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Esprime il meglio di sé se gustato in compagnia di formaggi secchi piccanti, dolci al cucchiaio o a base di marmellate. Temperatura di servizio 8° - 10°C.

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