Locorotondo DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La denominazione di origine controllata “Locorotondo” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
“Locorotondo” (anche nelle tipologie superiore e riserva);
“Locorotondo” Spumante;
“Locorotondo” Passito;
“Locorotondo” Verdeca;
“Locorotondo” Bianco d’Alessano;
“Locorotondo” Fiano.

La zona di produzione del vino “Locorotondo” comprende gli interi territori dei comuni di: Locorotondo e di Cisternino ed in parte il territorio comunale di Fasano.

Elementi determinanti per imprimere le peculiarità di un vino sono il vitigno e l’ambiente, quest’ultimo inteso sia dal punto di vista fisico (clima e terreno) sia sotto l’aspetto antropologico (tradizioni, tecnica, professionalità). Di fondamentale importanza sono quindi i fattori umani presenti nel territorio di produzione che hanno inciso sulle caratteristiche del vino.
Il territorio interessato dalla produzione dei vini “Locorotondo” presenta un paesaggio agrario caratterizzato da residui boschi di querceti e leccio misti a vegetazione spontanea mediterranea che costituiva la copertura naturale del territorio prima della presenza dell’uomo. Con i primi insediamenti umani, risalenti in epoca storica alle popolazioni messa piche e peucetiche, il territorio nel corso dei secoli ha subito profonde trasformazioni. Il paesaggio rurale attualmente è caratterizzato da tipici, eleganti e lineari muretti a secco che delimitano e sostengono il terreno agrario lentamente accumulatosi nel tempo e sul quale l’uomo ha impiantato i vigneti che danno i vini interessati dal presente disciplinare. La pietra, in simbiosi con la vite, è parte integrante della Valle d’Itria e ne costituisce l’immagine visiva con i famosi “Trulli”.
I vigneti, per la maggior parte di piccole dimensioni, nei quali la scelta dei due vitigni predominanti è stata fatta con felice intuizione al fine di sfruttare al massimo le caratteristiche del territorio. Il vitigno Verdeca vuole terreno fresco e profondo del fondovalle; il vitigno Bianco d’Alessano, più rustico, vegeta e produce bene sui crinali poveri di stato coltivabile ma esposti al sole. L’uno fornisce al vino il profumo e il sapore, l’altro la stoffa e il corpo. Insieme costituiscono la formula per produrre lo splendido vino bianco denominato “Locorotondo”.

Locorotondo Locorotondo (foto www.pugliaetmores.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
La denominazione di origine controllata "Locorotondo” senza alcuna specificazione di vitigno è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti in ambito aziendale dai vitigni Verdeca b. per almeno il 50% e Bianco di Alessano b. per almeno il 35%.
Possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, anche le uve di altri vitigni autoctoni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Puglia per la zona di produzione omogenea “Murgia Centrale” e “Salento-Arco Jonico”, presenti in ambito aziendale, nella misura massima del 15% della superficie iscritta allo schedario viticolo.
La denominazione di origine controllata “Locorotondo” nelle versioni superiore e riserva è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti in ambito aziendale dalla medesima base ampelografica della denominazione di origine controllata "Locorotondo” senza alcuna specificazione di vitigno.
La denominazione di origine controllata “Locorotondo” Spumante è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti in ambito aziendale dalla medesima base ampelografica della denominazione di origine controllata "Locorotondo” senza alcuna specificazione di vitigno.
La denominazione di origine controllata "Locorotondo” Passito è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti in ambito aziendale dalla medesima base ampelografica della denominazione di origine controllata "Locorotondo” senza alcuna specificazione di vitigno.
La denominazione di origine controllata “Locorotondo” con la specificazione dei vitigni Verdeca, Bianco di Alessano e Fiano è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve dei medesimi vitigni presenti nei vigneti, composti in ambito aziendale, per almeno l’85%.
Possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, anche le uve di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Puglia per la zona di produzione omogenea “Murgia Centrale” e “Salento-Arco Jonico”, presenti in ambito aziendale, nella misura massima del 15% della superficie iscritta all’albo dei vigneti.

I vini a denominazione di origine controllata "Locorotondo”, all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Locorotondo”:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Locorotondo” Superiore:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

“Locorotondo” Riserva:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.

“Locorotondo” Spumante:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Locorotondo” Passito:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,00% vol di cui almeno il 12,00% vol effettivo;
Acidità totale minima: 4,0 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l;
Acidità volatile massima: 25 meq/l.

“Locorotondo” Verdeca:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Locorotondo” Bianco di Alessano:
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.

“Locorotondo” Fiano:
Titolo alcolometrico volumico minimo: 11,50% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l.
Estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

E’ facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modificare con proprio decreto i limiti dell’acidità totale e dell’estratto non riduttore minimo.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata "Locorotondo”, all’atto dell’immissione al consumo, devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“Locorotondo”:
Colore: giallo paglierino tenue talvolta tendente al verdolino;
Odore: delicato, caratteristico;
Sapore: asciutto, armonico con retrogusto leggermente amarognolo.

“Locorotondo” Superiore:
Colore:giallo paglierino talvolta tendente al verdolino;
Odore: delicato, caratteristico;
Sapore: asciutto, armonico con retrogusto leggermente amarognolo.

“Locorotondo” Riserva:
Colore: giallo paglierino;
Odore: delicato, caratteristico con leggeri sentori speziati;
Sapore: asciutto pieno ed armonico.

“Locorotondo” Spumante:
Spuma: fine e persistente;
Colore: giallo paglierino più o meno intenso con riflessi verdolini;
Odore: delicato e fine;
Sapore: da extrabrut a dolce, sapido, fresco, fine e armonico.

“Locorotondo” Passito:
Colore: giallo da paglierino intenso a dorato;
Odore: caratteristico, intenso;
Sapore: dolce, armonico, vellutato e caratteristico.

“Locorotondo” Verdeca:
Colore:giallo paglierino tenue talvolta con riflessi verdolini;
Odore: delicato e persistente;
Sapore: secco, fresco ed equilibrato.

“Locorotondo” Bianco di Alessano:
Colore: giallo paglierino;
Odore: fine e persistente;
Sapore: secco, equilibrato, talvolta sapido.

“Locorotondo” Fiano:
Colore: giallo paglierino talvolta con riflessi dorati;
odore: caratteristico, intenso e persistente;
Sapore: secco, armonico, caratteristico.

In relazione all’eventuale conservazione in recipienti in legno, ove consentita, il sapore dei vini può rivelare lieve sentore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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