Colli Piacentini DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La denominazione di origine controllata dei vini "Colli Piacentini", obbligatoriamente seguita da una delle seguenti menzioni o dal riferimento al nome di uno dei seguenti vitigni:
Monterosso Val d'Arda (anche nella tipologia frizzante e spumante);
Trebbianino Val Trebbia (anche nella tipologia frizzante e spumante);
Valnure (anche nella tipologia frizzante e spumante);
Barbera (anche nella tipologia frizzante);
Bonarda (anche nella tipologia frizzante);
Malvasia (anche nella tipologia frizzante, spumante e passito);
Pinot grigio (anche nella tipologia frizzante e spumante);
Pinot nero (anche nella tipologia frizzante e spumante);
Sauvignon (anche nella tipologia frizzante);
Cabernet Sauvignon;
Chardonnay (anche nella tipologia frizzante e spumante);
Novello;
Vin Santo;
e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione.
La tipologia Vin Santo qualora prodotta nella sottozona di Vigoleno e risponda alle specifiche condizioni previste dal disciplinare di produzione può usare la menzione "Vin Santo di
Vigoleno".

I) La zona di produzione del vino "Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda comprende la porzione dei territori collinari dei comuni di Vernasca, Alseno, Lugagnano, Castell'Arquato, Gropparello e Carpaneto in provincia di Piacenza, particolarmente idonea per conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal disciplinare.
II) La zona di produzione del vino "Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia comprende la porzione collinare della Val Trebbia e parte della Val Luretta particolarmente idonee a conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal presente disciplinare. Tale zona include parte dei territori dei comuni di Bobbio, Coli, Travo, Rivergaro, Gazzola e Agazzano in provincia di Piacenza.
III) La zona di produzione delle uve che possono essere destinate alla produzione del vino "Colli Piacentini" Valnure comprende la porzione collinare della Val Nure particolarmente idonea a conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal presente disciplinare. Tale zona include in parte i territori amministrativi dei comuni di San Giorgio Piacentino, Vigolzone e Ponte dell'Olio, in provincia di Piacenza.
IV) La zona di produzione delle uve che possono essere destinate alla produzione del vino "Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno comprende la porzione collinare compresa fra la Valle dell'Ongina e la Valle dello Stirone particolarmente idonea a conseguire produzioni con le caratteristiche previste dal disciplinare.
V) La zona di produzione delle uve idonee alla produzione dei vini "Colli Piacentini" Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Malvasia, Novello, Pinot grigio, Pinot nero, Sauvignon, Vin Santo, comprende il territorio a vocazione viticola delle colline piacentine ed include, in provincia di Piacenza, l'intero territorio amministrativo di: Caminata (escluso le isole amministrative in provincia di Pavia), Nibbiano, Pianello Val Tidone, Piozzano, Ziano Piacentino, ed in parte il territorio amministrativo dei comuni di: Agazzano, Alseno, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Carpaneto Piacentino, Castell'Arquato, Castel San Giovanni, Coli, Gazzola, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Pecorara, Ponte dell'Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vernasca e Vigolzone.

Piacenza da sempre produce vini ed il vino è coltura e tradizione; Piacenza è <<Terra di vini>> da epoche remote: hanno impiantato viti i paleoliguri, gli etruschi, i romani; hanno fatto il vino dalle nostre parti i legionari latini, i galli, i celti.
Cultura Greca Etrusca
Ma l’origine e la tradizione proviene ed è fondata sulle conoscenze greche: i viticoltori piacentini hanno sempre allevato la vite in forma bassa con le <<carasse>> (<<vinae characatae>> di Columella) sostenendo che <<è il palo che fa l’uva>>.
L’antica nobiltà dei vini piacentini è suffragata da tanti reperti e testimonianze uniche e inconfutabili.
E con l’età del ferro, al primo millennio a.C., che gli abitanti delle terre mare palafitticole vicino al Po emigrarono verso le colline piacentine, fondando l’importante centro culturale e termale di Veleja e impiantando le prime viti.
Tra il IV e il II sec. a.C. popolazioni galliche scesero in pianura padana (Gallia Cisalpina) e vi portarono le loro conoscenze vitivinicole, compreso un nuovo modo di conservare il vino e trasportarlo: la botte di legno assai più forte e robusta della terracotta.
Famoso nel mondo è il Fegato Etrusco: ritrovato nel 1877 a Settima di Gossolengo, datato II sec. a.C., è un reperto bronzeo che riproduce l’organo anatomico di un bovino e presenta diverse iscrizioni fra cui quella del dio Fufluns, cioè un’ aruspice di abbondanza e di protezione, sia enoica che salutare.
Gli etruschi erano colti, di carattere mite, il vino nei banchetti, rappresentava un elemento di amicizia e di convivialità, di uso parco non smodato: l’etrusco Saserna, il più noto agricoltore in terra piacentina, nel II sec. a.C. racconta che alla sua tavola si beveva il <<Kilkevetra>>, il vino di bosco dell’Appennino piacentino.
Cultura Latina
Risalendo del buio di ere così remote, troviamo più vaste e più ricche documentazioni: i numerosi cocci di vasi vinari affiorati in Val Trebbia e in Val Nure, la preziosa patera trovata nel tardo ottocento sulle colline di Bicchignano; il bel vaso metallico decorato a sbalzo con tralci di vite e grappoli d’uva, dissepolto a Veleja nel 1760.
I vini piacentini dovevano essere già più che famosi ai tempi dei romani.
Basta sfogliare i classici latini per scoprire, per esempio, che dei nostri vini parlava perfino Cicerone quando nel Senato di Roma apostrofava il suo avversario e collega piacentino Pisone (padre di Calpurnia, moglie di Giulio Cesare) accusandolo di bere calici troppo grandi di vino di Piacenza. E’ sicuramente di questo periodo storico, nel massimo splendore dell’Impero Romano, la ricca forgiatura del primo grande bicchiere <<gutturnium>>.
Invece Licino Sestulo, che preferiva le lodi aperte alle frecciate polemiche, predicava nel Foro che <<vinum merum placentium laetificat>> cioè che il vino schietto di Piacenza aiuta a rasserenare lo spirito.
Vino dei Papi
Così come amavano i nostri vini per <<lo gusto, et la prelibatezza>> gli Sforza, il Piccinino ed il Colleoni.
Beveva vini piacentini anche papa Paolo III Farnese <<et anco ne mandava a pigliare - come scrive in una sua memoria il dispensiere pontificio Sante Lancerio - anco se fosse a Ferrara et a Bologna>>.
Tra un capolavoro e l’altro, si ristorava con i vini dei Colli Piacentini addirittura anche il grande Michelangelo, che li riceveva in botticelle (che poi il grande artista faceva travasare in fiaschi) dal piacentino Giovanni Durante, un faccendiere al quale Buonarroti aveva affidato la riscossione delle gabelle (circa 600 scudi d’oro all’anno) per i traghetti e l’uso del porto sul Po a Piacenza.
Il diritto a gabellare, Michelangelo lo aveva avuto da Papa Paolo III Farnese, finalmente nel 1535 come pagamento degli affreschi della Cappella Sistina.
Nella <<De Naturali Vinarum Historia>> di Andrea Bacci, edita esalta la qualità dei nostri vini, definendoli <<vina valida, synceriora ac multae laudis>>.
Vino dei Re
Il celebre generale piacentino conte Felice Gazzola li fece assaggiare a Carlo III di Spagna che gustandoli con soddisfazione esclamò:<<Sono vini eccellenti! Mai ne bevvi di migliori in vita mia>>.
Invece Filippo V quasi li esigeva dal suo primo ministro, il piacentino cardinale Giulio Alberoni, il quale li faceva giungere in Spagna in speciali fiasche, attraverso le valige diplomatiche in cui erano stipati anche il formaggio grana ed i prelibati salumi piacentini.
Antichi documenti e cronache del tempo dimostrano che nella seconda metà del ‘600 i vini piacentini erano esportati in Francia.
Vino Novello
La tradizione enoica della terra piacentina viene esaltata da una <<Grida>> del governatore e magistrato del Comune di Piacenza del 20 settembre 1770, che dettava le norme e i tempi di commercializzazione dell’uva, di mescita e di prezzo del vino giovane della vendemmia, che nel documento era denominato <<Novello>>: senz’altro la legge mondiale più antica che regolava la commercializzazione del primo vino nuovo dell’annata vendemmiale.
I vini di Piacenza non mancarono neanche all’imperiale mensa di Napoleone che li faceva giungere alla sua corte parigina da Piacenza insieme con una gran quantità di formaggi, coppe e salumi delle nostre terre.
Ma anche Carlo III di Borbone, ultimo duca del suo casato negli antichi stati permensi, si forniva di vino a Piacenza, facendosi fama di grande imprenditore presso gli illustri ospiti a cui li offriva.
Un vino rosso piacentino figurava già nel 1869 in un ristretto gruppo della migliore produzione enoica italiana e rientrava fra quelli esposti in Svizzera e Francia nel 1872.
Per venire a tempi più recenti si può citare una ricchissima aneddotica che vede protagonisti i grandi della musica come Giuseppe Verdi che soleva far dono agli amici milanesi di ottimi vini piacentini.
O come Giacomo Puccini, amico fraterno del poeta arquatese Luigi Illica, librettista di tanti sui capolavori. Poeta e musicista, nei loro incontri di lavoro, si concedevano rare pause durante le quali - discutendo di armonie e personaggi, di Tosca, Manon o Mimì di accordi e di strofe - sorseggiando i vini piacentini che Illica non si faceva mancare neanche nelle sue numerose trasferte.
Vino di pregio
Nel 1987 l’Office Internationale de la Vigne et du Vin ha insignito Piacenza dell’ambito titolo di “Città Internazionale della Vite e del Vino”, un prestigioso blasone che riconosce l’alta qualità e la nobiltà dei nostri vini.

Consorzio di Tutela dei Vini Doc Colli Piacentini www.piace-doc.it

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata "Colli Piacentini" devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi, in ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
- "Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda
Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco: dal 20 al 50%; Trebbiano Romagnolo e Ortrugo:
dal 20 al 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di Bervedino e/o Sauvignon ed altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare, fino ad un massimo del 30%;
- "Colli Piacentini" Novello
Pinot nero e/o Barbera e/o Croatina (localmente denominata Bonarda): minimo 60%; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti da altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare, fino ad un massimo del 40%;
- "Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia
Ortrugo: dal 35 al 65% Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco: dal 10 al 20%; Trebbiano Romagnolo e Sauvignon: dal 15 al 30% ; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti da altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo 15%;
- "Colli Piacentini" Valnure
Malvasia di Candia aromatica: dal 20 al 50%; Trebbiano Romagnolo e Ortrugo: dal 20 al 65%;
possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti da altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 15%;
- "Colli Piacentini" Vin Santo
Malvasia di Candia aromatica e/o Ortrugo e/o Sauvignon e/o Marsanne e/o Trebbiano Romagnolo:
minimo 80%; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti da altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare, fino ad un massimo del 20%;
- "Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno
Santa Maria e Melara minimo 60%; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve dei vitigni Bervedino e/o Ortrugo e/o Trebbiano Romagnolo, nella misura massima del 40%;
- "Colli Piacentini" seguita da una delle seguenti menzioni di vitigno: Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Grigio, Sauvignon
corrispondente vitigno: minimo 85%; possono concorrere alla produzione di detti vini anche le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatiche, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 15%;
- "Colli Piacentini" Malvasia
Malvasia di Candia aromatica: minimo 85%; possono concorrere alla produzione di detto vino anche le uve dei vitigni a bacca di colore analogo idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 15%.

I vini a denominazione di origine controllata "Colli Piacentini" all'atto della immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda frizzante:
Spuma evanescente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda Spumante:
Spuma: fine, persistente,
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia frizzante:
Residuo zuccherino massimo 17 gr/lt.
Spuma evanescente
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia Spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Valnure:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Valnure Frizzante:
Spuma evanescente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Valnure Spumante:
Spuma: fine, persistente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.

"Colli Piacentini" Barbera:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 5,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Barbera Frizzante:
Residuo zuccherino massimo 17 gr/lt.
Spuma evanescente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 5,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Bonarda:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Bonarda frizzante:
colore: rosso rubino, a volte intenso;
odore : caratteristico, gradevole;
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, leggermente tannico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Malvasia:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;
titolo alcolometrico volumico svolto minimo (per tipologia dolce): 4,50% vol;
acidità totale minima: 5,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Malvasia frizzante:
Spuma evanescente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Malvasia Spumante:
Spuma: fine, persistente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.;
acidità totale minima: 5,00 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Malvasia passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14,00% vol.;
titolo alcolometrico volumico svolto minimo 4,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
acidità volatile massima: 25 milliequivalenti/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Pinot grigio:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Pinot grigio frizzante:
Spuma evanescente;
Residuo zuccherino massimo 17 gr/lt.
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Pinot grigio Spumante:
Spuma: fine, persistente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Pinot nero:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

"Colli Piacentini" Pinot nero frizzante:
Residuo zuccherino massimo 17 gr/lt. Spuma evanescente
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

"Colli Piacentini" Pinot nero spumante:
Spuma: fine, persistente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.

"Colli Piacentini" Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Sauvignon frizzante:
residuo zuccherino massimo 17 gr/lt
Spuma Evanscente
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Cabernet Sauvignon:
colore: rosso rubino, talvolta granato;
odore : caratteristico, gradevole, leggermente erbaceo;
sapore: secco e abboccato, lievemente tannico, tranquillo;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol.;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Chardonnay:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Chardonnay frizzante:
residuo zuccherino massimo 17 gr/lt;
Spuma evanescente;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Chardonnay spumante:
Spuma: fine, persistente
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
acidità totale massima: 7,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.

"Colli Piacentini" Vin Santo:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 16,00% vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
acidità volatile massima: 30 milliequivalenti/l;
estratto non riduttore: 20,0 g/l.

"Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 18,00 % vol.;
titolo alcolometrico volumico svolto minimo: 10,50 % vol.;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
acidità volatile massima: 30 milliequivalenti/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.

E' in facoltà del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali modificare, con proprio decreto, per i vini di cui al presente disciplinare, i limiti minimi sopra indicati per la acidità totale e l'estratto non riduttore minimo.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata "Colli Piacentini" all'atto della immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda:
colore: da paglierino a dorato;
odore : delicato, caratteristico;
sapore: secco o abboccato o amabile, fine e sottile di corpo, tranquillo.

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda frizzante:
colore: da paglierino a dorato;
odore : delicato, caratteristico;
sapore: secco o abboccato o amabile, fine e sottile di corpo.

"Colli Piacentini" Monterosso Val d'Arda Spumante:
colore: da paglierino a dorato;
odore : delicato, caratteristico;
sapore: Brut o secco o abboccato, fine e sottile di corpo.

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia:
colore: giallo paglierino o giallo dorato chiaro;
odore : vinoso, gradevole;
sapore: secco o abboccato, delicato, sottile, tranquillo.

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia frizzante:
colore: giallo paglierino o giallo dorato chiaro;
odore : vinoso, gradevole;
sapore: delicato, sottile.

"Colli Piacentini" Trebbianino Val Trebbia Spumante:
colore: giallo paglierino o giallo dorato chiaro;
odore : vinoso, gradevole;
sapore: Brut o secco o abboccato, delicato, sottile.

"Colli Piacentini" Valnure:
colore: giallo, paglierino chiaro;
odore : caratteristico, gradevole, aromatico;
sapore: secco o abboccato o amabile, gradevole, tranquillo.

"Colli Piacentini" Valnure Frizzante:
colore: giallo, paglierino chiaro;
odore : caratteristico, gradevole, aromatico;
sapore: secco o abboccato o amabile, gradevole.

"Colli Piacentini" Valnure Spumante:
colore: giallo, paglierino chiaro;
odore : caratteristico, gradevole, aromatico;
sapore: Brut o secco o abboccato, gradevole.

"Colli Piacentini" Barbera:
colore: rosso rubino;
odore : vinoso, caratteristico;
sapore: secco o abboccato, sapido, leggermente tannico, tranquillo.

"Colli Piacentini" Barbera Frizzante:
colore: rosso rubino;
odore : vinoso, caratteristico;
sapore: sapido, leggermente tannico.

"Colli Piacentini" Bonarda:
colore: rosso rubino, a volte intenso;
odore : caratteristico, gradevole;
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, leggermente tannico, fresco, tranquillo;

"Colli Piacentini" Bonarda frizzante:
colore: rosso rubino, a volte intenso;
odore : caratteristico, gradevole;
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, leggermente tannico.

"Colli Piacentini" Malvasia:
colore: paglierino o paglierino scarico;
odore: aroma caratteristico, anche intenso;
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, aromatico, fresco, tranquillo.

"Colli Piacentini" Malvasia frizzante:
colore: paglierino o paglierino scarico;
odore : aroma caratteristico, anche intenso;
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, aromatico, fresco.

"Colli Piacentini" Malvasia Spumante:
colore: paglierino o paglierino scarico;
odore : aroma caratteristico, anche intenso;
sapore: Brut o secco o abboccato o dolce, aromatico, fresco.

"Colli Piacentini" Malvasia passito:
colore: giallo paglierino dorato;
odore : intenso, aromatico, caratteristico;
sapore: dolce, morbido, armonico, intenso, aromatico, tranquillo.

"Colli Piacentini" Pinot grigio:
colore: giallo paglierino o ramato;
odore : caratteristico;
sapore: secco o abboccato, fresco fine, molto gradevole, tranquillo.

"Colli Piacentini" Pinot grigio frizzante:
colore: giallo paglierino o ramato;
odore : caratteristico;
sapore: fresco fine, molto gradevole;

"Colli Piacentini" Pinot grigio Spumante:
colore: giallo paglierino o ramato;
odore : caratteristico;
sapore: Brut o secco o abboccato, fresco fine, molto gradevole.

"Colli Piacentini" Pinot nero:
colore: rosso piu' o meno intenso o rosato o paglierino piu' o meno intenso;
odore : caratteristico;
sapore: secco o abboccato, sapido, gradevole, tranquillo.

"Colli Piacentini" Pinot nero frizzante:
colore: rosso piu' o meno intenso o rosato o paglierino piu' o meno
intenso; odore : caratteristico;
sapore: sapido, gradevole.

"Colli Piacentini" Pinot nero spumante:
colore: rosso piu' o meno intenso o rosato o paglierino piu' o meno
intenso odore : caratteristico;
sapore: Brut o secco o abboccato, sapido, gradevole.

"Colli Piacentini" Sauvignon:
colore: paglierino anche intenso;
odore : delicato, caratteristico;
sapore: secco o abboccato, armonico, fine, tranquillo.

"Colli Piacentini" Sauvignon frizzante:
colore: paglierino anche intenso;
odore : delicato, caratteristico;
sapore: armonico, fine.

"Colli Piacentini" Cabernet Sauvignon:
colore: rosso rubino, talvolta granato;
odore : caratteristico, gradevole, leggermente erbaceo;
sapore: secco e abboccato, lievemente tannico, tranquillo.

"Colli Piacentini" Chardonnay:
colore: giallo paglierino con sfumature verdognole;
odore: gradevole, fine, fruttato;
sapore: secco o abboccato, armonico, fresco, tranquillo.

"Colli Piacentini" Chardonnay frizzante:
colore: giallo paglierino con sfumature verdognole;
odore: gradevole, fine, fruttato;
sapore: armonico, fresco.

"Colli Piacentini" Chardonnay spumante:
colore: giallo paglierino con sfumature verdognole;
odore: gradevole, fine, fruttato;
sapore: Brut o secco o abboccato, armonico, fresco.

"Colli Piacentini" Novello:
colore: rosso rubino;
odore :caratteristico, vinoso e fruttato;
sapore: secco o abboccato, acidulo fragrante e fruttato, tranquillo.

"Colli Piacentini" Vin Santo:
colore: giallo paglierino, dorato;
odore : intenso, aromatico, caratteristico, etereo;
sapore: secco o dolce, morbido, armonico, intenso, aromatico, tranquillo.

"Colli Piacentini" Vin Santo di Vigoleno:
colore: dorato o ambrato piu' o meno intenso;
odore : intenso, gradevole, fine, delicato, caratteristico;
sapore: piacevolmente dolce di uve appassite, armonico, pieno, corposo, vellutato.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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