Colli di Parma DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” è riservata ai vini che rispondono alla condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
“Colli di Parma” rosso (anche nella tipologia frizzante);
“Colli di Parma” Malvasia (anche nelle tipologie frizzante e spumante);
“Colli di Parma” Sauvignon (anche nelle tipologie frizzante e spumante);
“Colli di Parma” Chardonnay (anche nelle tipologie frizzante e spumante);
“Colli di Parma” Pinot Bianco (anche nelle tipologie frizzante e spumante);
“Colli di Parma” Pinot Grigio (anche nelle tipologie frizzante);
“Colli di Parma” Spumante;
“Colli di Parma” Pinot Nero;
“Colli di Parma” Merlot;
“Colli di Parma” Cabernet Franc;
“Colli di Parma” Cabernet Sauvignon;
“Colli di Parma” Barbera (anche nelle tipologie frizzante);
“Colli di Parma” Bonarda(anche nelle tipologie frizzante);
“Colli di Parma” Lambrusco (anche nelle tipologie frizzante).

La zona di produzione delle uve atte alla preparazione dei vini a denominazione di origine controllata «Colli di Parma» comprende il territorio collinare della provincia di Parma, includendoin parte il territorio amministrativo dei comuni di: Sala Baganza, Calestano, Collecchio, Felino, Fidenza, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Medesano, Neviano degli Arduini, Noceto, Salsomaggiore Terme, Terenzo, Traversetolo e Varano de' Melegari.

La coltivazione della vite nella regione Emilia ha origini molto antiche e in provincia di Parma ha trovato da sempre clima, terreno e uomini favorevoli alla sua coltura tanto che divenne, con la quella del grano, una delle colture più importanti nella nostra terra I vitigni coltivati nel tempo sono stati diversi e negli ultimi decenni i più diffusi sono stati il Lambrusco e il Trebbiano in pianura e il Barbera e la Malvasia in collina.
A partire dal 1900 la vite viene colpita da due gravi malanni, nuovi e inaspettati: la fillossera della vite e la moria dell'olmo, malattie gravi che nello spazio di pochi anni hanno provocato la scomparsa di interi vigneti.
Alla fine di questi eventi e della seconda guerra mondiale che ha sconvolto tutto il nostro Paese si deve constatare che il 50% della viticoltura a Parma era stato distrutto lasciando da risolvere molti problemi nonostante l'opera esercitata in questo tempo dalla Istituzione della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Parma che aveva come direttore Antonio Bizzozero.
E mentre in pianura la viticoltura andava di anno in anno riducendosi, in collina invece stava avvenendo l'opposto di quanto era avvenuto in pianura e la nuova viticoltura, si era già avviata sostituendo le vecchie viti europee con le nuove viti innestate su legno americano dopo accurata scelta del porta innesto e della varietà.
Risulta evidente che la vite è sempre stata a Parma una pianta coltivata con amore, creando un legame forte con l'uomo che l'ha sempre protetta e difesa con passione curandola nelle sue necessità come la difesa dal gelo, la difesa dalle malattie, la difesa dagli animali.
La data 28 ottobre 1982 va considerata data storica per i vini DOC Colli di Parma, infatti un manipolo di uomini che credevano fermamente nelle possibilità di sviluppo delle coltivazioni vitivinicole nei territori particolari delle colline della provincia di Parma, con sforzi notevoli e con l’appoggio delle Istituzioni, diedero vita al Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma, che, con i suoi uomini, consoliderà e potenzierà l'azione di sostenere, difendere, tutelare i produttori e i prodotti tipici di questa zona prediletta dalla viticoltura.
I viticoltori dei Colli di Parma hanno avuto in questi anni la possibilità di estendere i propri vigneti, migliorando nel rispetto della tradizione le varietà esistenti, di migliorare le loro aziende agricole in poderi specializzati, di trasformare le vecchie cantine in moderni stabilimenti enologici dotati di quelle tecnologie che la moderna enologia consiglia.

Colli di Parma Doc Colli di Parma Doc (foto www.viniparma.it)

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Rosso (anche nella tipologia frizzante), è riservata al vino rosso ottenuto dalle uve delle varietà di vitigni presenti nei vigneti, in ambito aziendale, nelle percentuali appresso indicate:
Barbera: dal 60% al 75%;
Bonarda e Croatina, da soli o congiuntamente, dal 25% al 40%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino le uve di varietà a bacca nera, non aromatiche, provenienti dai vitigni, presenti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia- Romagna presenti nei vigneti fino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Malvasia (anche nella tipologia frizzante e spumante), è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nelle percentuale appresso indicata:
Malvasia di Candia aromatica: dall’85% al 100% sia per la tipologia secco che per la tipologia amabile.
In tal caso, secondo l’uso, possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti dalla varietà di vitigno Moscato bianco presente nei vigneti in ambito aziendale, fino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Sauvignon (anche nella tipologia frizzante e spumante), è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nelle percentuale appresso indicata:
Sauvignon: dall’95%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti dalla varietà a bacca di colore analogo, non aromatiche, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna presenti nei vigneti sino ad un massimo del 5%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Chardonnay (anche nelle tipologie frizzante e spumante) è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Chardonnay: 95%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna presenti nei vigneti in ambito aziendale, sino ad un massimo del 5%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Pinot bianco (anche nelle tipologie frizzante e spumante) è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Pinot bianco: 95%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna presenti nei vigneti in ambito aziendale, sino ad un massimo del 5%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Pinot grigio è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Pinot grigio: 95%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna presenti nei vigneti in ambito aziendale, sino ad un massimo del 5%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” spumante è riservata allo spumante ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, da soli o congiuntamente, nella percentuale appresso indicata:
Pinot Nero, Chardonnay, Pinot bianco: da zero al 100%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Pinot nero è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Pinot nero: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, ad esclusione delle varietà Lambrusco, sino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Merlot è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Merlot: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, ad esclusione delle varietà Lambrusco, sino ad un massimo del 15%.
La Denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Cabernet Franc è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Cabernet Franc: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, ad esclusione delle varietà Lambrusco, sino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Cabernet Sauvignon è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Cabernet Sauvignon: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, ad esclusione delle varietà Lambrusco, sino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Barbera è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Barbera: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, ad esclusione delle varietà Lambrusco, sino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Bonarda è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Bonarda: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, ad esclusione delle varietà Lambrusco, sino ad un massimo del 15%.
La denominazione di origine controllata “Colli di Parma” Lambrusco è riservata al vino ottenuto dalle uve delle varietà di vitigno presente nei vigneti, in ambito aziendale, nella percentuale appresso indicata:
Lambrusco Maestri: dall’85% al 100%.
Possono, inoltre, concorrere alla produzione di detto vino, altre varietà a bacca nera, non aromatiche, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, sino ad un massimo del 15%.

I vini a denominazione di origine controllata “Colli di Parma” all’atto dell’immissione al consumo, devono corrispondere alle seguenti caratteristiche:

“Colli di Parma” Rosso:
titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 11.00% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l.
estratto non riduttore minimo: 18.0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Malvasia:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10.50% vol;
alcool effetivo minimo: 5.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.
E’ prevista la tipologia “frizzante”.

“Colli di Parma” Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Sauvignon spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 6 per mille;
estratto non riduttore minimo: 16.0 per mille.

“Colli di Parma” Malvasia spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10.50% vol;
acidità totale minima: 5.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.

“Colli di Parma” Chardonnay:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Chardonnay spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.

“Colli di Parma” Pinot bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Pinot bianco spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.

“Colli di Parma” Pinot grigio:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.50% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15.0 g/l.
E’ prevista la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
acidità totale minima: 5.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14.0 g/l.

“Colli di Parma” Pinot nero:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20.0 g/l.

“Colli di Parma” Merlot:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
acidità totale minima: 4.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20.0 g/l.

“Colli di Parma” Cabernet Franc:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
acidità totale minima: 4.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20.0 g/l.

“Colli di Parma” Cabernet Sauvignon:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
acidità totale minima: 4.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 20.0 g/l.

“Colli di Parma” Barbera:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
acidità totale minima: 5.0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 21.0 g/l.
E’ prevista anche la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Bonarda:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12.00% vol;
alcool effettivo minimo: 5.50%;
acidità totale minima: 4.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 21.0 g/l.
E’ prevista anche la tipologia frizzante.

“Colli di Parma” Lambrusco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11.00% vol;
alcol effettivo minimo: 5.50%;
acidità totale minima: 5.5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18.0 g/l.
E’ prevista anche la tipologia frizzante.

In relazione alla eventuale conservazione in recipienti di legno, nel sapore dei vini di cui sopra si potrà rilevare sentore di legno.
E’ in facoltà del Ministero delle politiche agricole e forestali di modificare, con proprio decreto, i limiti minimi sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore.

Caratteristiche organolettiche

I vini a denominazione di origine controllata “Colli di Parma” all’atto dell’immissione al consumo, devono corrispondere alle seguenti caratteristiche:

“Colli di Parma” Rosso:
colore: rosso rubino;
odore: vinoso con profumo caratteristico;
sapore: secco, sapido, armonico, leggermente frizzante.

“Colli di Parma” Malvasia:
colore: giallo paglierino più o meno carico;
odore: profumo gradevole, aromatico, caratteristico;
sapore: da secco a dolce, armonico, caratteristico, tranquillo.

“Colli di Parma” Sauvignon:
colore: giallo paglierino;
odore: delicato, raffinato, aromatico, caratteristico;
sapore: asciutto, di corpo, con retrogusto amarognolo, fresco, armonico.

“Colli di Parma” Sauvignon spumante:
spuma: fine, persistente;
colore: giallo paglierino;
odore: delicato, raffinato, aromatico, caratteristico;
sapore: asciutto, di corpo, con retrogusto amarognolo, fresco, armonico.

“Colli di Parma” Malvasia spumante:
spuma: fine, persistente;
colore: giallo paglierino più o meno carico;
odore: profumo gradevole, aromatico, caratteristico;
sapore: da secco a dolce, armonico, caratteristico.

“Colli di Parma” Chardonnay:
colore: paglierino;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico.

“Colli di Parma” Chardonnay spumante:
spuma: fine, persistente;
colore: paglierino;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico.

“Colli di Parma” Pinot bianco:
colore: paglierino più o meno intenso;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico.

“Colli di Parma” Pinot bianco spumante:
spuma: fine, persistente;
colore: paglierino più o meno intenso;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico.

“Colli di Parma” Pinot grigio:
colore: paglierino più o meno intenso;
odore: caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico.

“Colli di Parma” Spumante:
spuma: fine, vivace, persistente;
colore: da paglierino più o meno carico a rosato;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: da secco ad extrabrut e gradevole.

“Colli di Parma” Pinot nero:
colore: rubino, più o meno intenso;
odore: intenso, caratteristico;
sapore: asciutto, gradevole, vellutato.

“Colli di Parma” Merlot:
colore: rosso rubino, più o meno intenso;
odore: caratteristico, gradevole, talvolta con fondo erbaceo;
sapore: asciutto, leggermente amarognolo, sapido.

“Colli di Parma” Cabernet Franc:
colore: rubino, abbastanza intenso;
odore: caratteristico, erbaceo, gradevole;
sapore: asciutto, rotondo, erbaceo, armonico.

“Colli di Parma” Cabernet Sauvignon:
colore: rubino, con riflessi granati;
odore: caratteristico, gradevole, intenso;
sapore: asciutto, rotondo, armonico.

“Colli di Parma” Barbera:
colore: rosso rubino, anche molto intenso;
odore: gradevole, caratteristico;
sapore: asciutto, di corpo, intenso, caratteristico.

“Colli di Parma” Bonarda:
colore: rosso rubino, più o meno intenso;
odore: gradevole, fruttato, caratteristico;
sapore: da secco a dolce.

“Colli di Parma” Lambrusco:
colore: dal rosso rubino al rosso intenso;
odore: gradevole, caratteristico;
sapore: da secco a dolce.

In relazione alla eventuale conservazione in recipienti di legno, nel sapore dei vini di cui sopra si potrà rilevare sentore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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