Autoctone Antiche - Lombardia
Razze Suine Autoctone Italiane Antiche - di Alessio Zanon

Milanese

"Si dice che Milano fu fondata dal capitano gallico Belloveso, nel luogo dove aveva trovato una scrofa semilanuta. Nel 623 a.C. i Galli attraversarono le Alpi con l'intenzione di conquistare l'Italia settentrionale. Un capitano gallico, di nome Belloveso, decise di fondare una nuova città. Consultato un oracolo, il responso fu di costruirla nel luogo dove avesse trovato una scrofa con il dorso coperto di lana. L'impresa appariva impossibile: dove cercare un simile animale? Forse nemmeno lui ci credeva, ma un giorno, la staffetta ritornò con una notizia, le voci si rincorrevano, qualcosa era stato trovato. All'improvviso, davanti al gruppo di soldati si aprì una vasta radura circondata da alberi con due fiumi che scorrevano nelle vicinanze; in mezzo al campo un maiale con metà del corpo coperto di lana pascolava tranquillamente. L'estenuante ricerca era terminata: lì venne fondata Milano e la scrofa con il pelo ne divenne il simbolo. Ancora oggi è possibile ammirare un bassorilievo che ritrae l'animale, ritrovato nel 1233 durante gli scavi per la costruzione dell‘Arengario, sul secondo arco del Palazzo della Ragione in via Mercanti".
Questa è una delle due principali leggende sulla nascita di Milano.

Caratteristiche morfologiche

La razza Milanese viene così descritta dal Cassella 1880: Struttura e corporatura più grande delle razze Piemontesi. Testa piuttosto lunga, orecchie larghe, lunghe e pendenti. pelle rossiccia coperta di setole lunghe e nere piegate sul corpo, spesso sono pezzati di bianco, alla testa, orecchie e collo oppure al tronco ed alle estremità.

Bergamasco-Bresciana

Più rustici e sottili di corpo rispetto ai Milanesi. Muso più aguzzo, dorso più convesso setole più lunghe (Mascheroni 1927).

Lodigiana

Notevole per lunghezza e belle forme (dorso quasi orizzontale). Ordinariamente nero ma non mancano i pezzati, setole di lunghezza uniforme (Mascheroni 1927).

Scrofa Lodigiana Scrofa Lodigiana

Valtellina o Samolaco

Maiale nero di piccola mole con orecchie pendenti, accompagnava in alpeggio le mandrie di vacche Brune alpine, mentre veniva stabulato in porcili di fortuna in inverno (scomparso anche dalla Svizzera).

A cura del Dr. Alessio Zanon Facoltà Medicina Veterinaria di Parma - Associazione R.A.R.E.

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