Daino - Dama dama
Atlante della Selvaggina

Sistematica


- Classe: Mammiferi (4 mammelle)
- Superordine: Ungulati (appoggia su unghielli)
- Ordine: Artiodattili (ung. con un numero pari di dita)
- Sottordine: Ruminanti (apparato digerente poligastrico)
- Famiglia: Cervidi (palchi caduchi e solo nei maschi)
- Sottofamamiglia: Cervini
- Genere: Dama
- Specie: dama (Linneo, 1758)

Caratteri distintivi

Riproduzione - ottobre/novembre
Gestazione - 230-240 giorni
Numero cuccioli - 1
Primi passi - entro un’ora
Svezzamento - 3-5 mesi
Maturità sessuale - 12-14 mesi, sociale 3-4 anni
Longevità - oltre 20 anni
Di corporatura intermedia fra il cervo ed il capriolo il M. può pesare dai 50 ai 90 Kg per un altezza al garrese da 80 ai110 cm ed una lunghezza dai 135 ad oltre i 160 cm; la F. é di dimensioni più ridotte, il peso infatti varia dai 30 ai 50 Kg.
Il daino assume nel corso dell’anno due mantelli “mute” una autunnale/invernale di colore tipicamente grigio-brunastro, che rende molto meno visibile la pomellatura bianca; una primaverile da Aprile, con sostituzione del pelo invernale con mantello bruno-rossiccio con striscia nera mediana dorsale dal collo alla coda (nero più marcato contornato da bianco cangiante) e macchie bianche su schiena e fianchi (pomellato).
E’ caratteristico il mantello giovanile marrone scuro pomellato lungo i fianchi (Bambi) che si mantiene anche nell’adulto.
Esiste anche un mantello cosiddetto “varietà melanica” dovuto ad un fattore genetico per il quale alcuni animali alla nascita presentano un mantello molto più scuro quasi bruno-nerastro, sempre comunque pomellato, così da essere definito “nero”. Sono inoltre note varianti isabelline, quindi con pomellatura piu’ evidente su sfondo piu’ chiaro, fino al bianco con iride pigmentato, quindi non albino.
Solo il maschio porta il palco costituito da due stanghe, dalle quali si diramano due, tre o più punte e che presentano la caratteristica di avere la loro parte terminale palmata, in relazione allo sviluppo e all’età dell’animale. Il trofeo cade e ricresce annualmente.
E’ specie alloctona in Italia, sebbene sia un animale originario dell’area mediterranea; é stato introdotto sin dall’epoca Romana in tutta Europa dal Mediterraneo meridionale-Africa nord/orientale, Asia minore. Il daino frequenta sia boschi di latifoglie che di conifere, la macchia mediterranea e le aree incolte.
In Italia é diffuso su tutto il territorio dalla catena alpina, agli Appennini. Le esigenze alimentari configurano il daino come un tipico pascolatore opportunista di tipo intermedio ovvero un animale tendenzialmente poco selettore nella scelta del cibo ma capace di modificare atteggiamento sia in funzione della disponibilità alimentare sia in funzione delle esigenze metaboliche relative ai diversi periodi annuali: un alta densità di popolazione determina nell’areale di presenza, danni ingenti alla vegetazione.

Daino maschio e femmina Daino maschio e femmina

Informazioni

E’ possibile contattare gli autori per quesiti sulla gestione:
- Dott. Gianmaria Pisani  gianmaria.pisani@nemo.unipr.it
- Dott.ssa Chiara Serena Soffiantini  chiaraserena.soffiantini@nemo.unipr.it
E’ inoltre possibile avere informazioni per acquisto/vendita di capi.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
Copyright © www.agraria.org - Codice ISSN 1970-2620 - Webmaster: Marco Salvaterra - info@agraria.org - Privacy