Genepì del Piemonte IG
Atlante dei prodotti tipici - Bevande spiritose

Zona di produzione: intero territorio della regione Piemonte.
La scheda tecnica del Genepì del Piemonte IG è contenuta nel decreto del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali del 24 aprile 2012 (pubblicato nella GU n. 153 del 3.07.2012).

E' un liquore ottenuto tramite l’estrazione dei principi attivi delle piante appartenenti alle specie Artemisia genipi Weber, A. mutellina Vill., A. glacialis L., A. nivalis Br.-Bl., A. petrosa Jan., per infusione o sospensione delle piante stesse in soluzione idroalcolica. Il genepì impiegato deve provenire da raccolta di piante spontanee e/o da coltivazioni situate nella zona di produzione identificata. L’estrazione può essere dinamica o statica.

Cenni storici

La zona di produzione del Genepì del Piemonte IG ricade nei comuni siti nel territorio italiano della regione Piemonte. La coltivazione delle piante è ammessa nel territorio amministrativo dei comuni delle province di Alessandria, Biella, Cuneo, Torino, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli. La quota ottimale di coltivazione è stata individuata al di sopra dei 1500 m s.l.m., su terreni esposti a sud, poichè le piante difficilmente si adattano alle temperature elevate di quote più basse. Possono essere ammesse altitudini inferiori, comunque mai al di sotto dei 1400 m s.l.m., quando ciò sia giustificato da particolari favorevoli esposizioni e da risultati qualitativi dimostrabili. La raccolta di piante spontanee deve avvenire attenendosi alle relative disposizioni contenute nelle normative regionali e con modalità di certificazione che garantiscano l’origine delle stesse.

Genepì del Piemonte Artemisia genipi Weber (foto www.infoflora.ch)

Metodo di produzione

Il Genepì del Piemonte IG ottenuto per infusione è preparato a partire da piante essiccate, poste in contenitori di acciaio inox e riempiti con una soluzione idroalcolica con grado alcolico variabile tra i 70° e i 90° e lasciate in infusione per un tempo variabile tra i 30 e i 60 giorni nel caso di estrazioni statiche. Dopo il ciclo estrattivo l’infuso viene torchiato e, dopo un eventuale periodo di affinamento, addizionato a una miscela di acqua e zucchero per completare la preparazione del liquore. È possibile distillare una parte dell’infuso in alambicchi in corrente di vapore e aggiungerlo al momento della preparazione del liquore. Se necessario si corregge il grado alcolico con aggiunta di alcool etilico. In seguito il Genepì del Piemonte IG viene lasciato riposare per ottenere la spontanea sedimentazione delle parti insolubili, poi separate per filtrazione, fino a ottenere un prodotto trasparente o brillante. La quantità minima di pianta essiccata deve essere di 7 g/l di liquore finito. Il liquore ottenuto per “sospensione” è preparato a partire da piante essiccate, collocate su apposite griglie sospese sulla soluzione idroalcolica, in contenitori chiusi ermeticamente dove lo spazio di testa saturo di alcool estrae le componenti più volatili delle piante. Il procedimento dura circa 90 giorni. Dopo la sospensione, si procede con lo stesso metodo descritto precedentemente utilizzando la miscela estraente; il liquore finito necessita di 100 – 150 giorni di affinamento in bottiglia. In questo caso il liquore si presenta incolore. Nella preparazione del Genepì del Piemonte IG possono essere impiegate preparazioni aromatiche derivate da altre piante aromatiche; in ogni caso la quantità di piante aromatiche utilizzate per l’ottenimento della preparazione aromatica non deve essere superiore al 10% della quantità totale di Artemisia utilizzata.

Caratteristiche

Il Genepì del Piemonte IG deve presentare le seguenti caratteristiche: titolo alcolometrico volumico minimo di 30 per cento in volume; contenuto in zucchero minimo pari a 100 g per litro di prodotto espresso come zucchero invertito (può essere utilizzato saccarosio o sciroppo di glucosio). Il prodotto è caratterizzato dall’assenza di coloranti.

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