Tulipnano - Tulipa spp.
Atlante dei fiori - Bulbose, Rizomatose, Tuberose

Classificazione, provenienza e descrizione

Famiglia: Liliaceae
Genere: Tulipa
Nome comune: Tulipano

Tipologia: Perenni, Bulbose
Propagazione: divisione, seme

Etimologia: il termine Tulipa pare sia una corruzione del nome dato dai turchi al copricapo degli Schiavoni: tulipa dal turco “tulban” o “turban”, ma l'etimologia non è sicura.

Il Tulipano è un fiore di origine orientale e in Oriente la sua coltura ebbe inizio circa un migliaio di anni fa. In Europa è stato importato a metà del Cinquecento da Costantinopoli e si diffuse prima a Vienna. La sua coltivazione nei Paesi Bassi iniziò all'incirca a partire dal 1593. Nel giro di pochi anni tutti gli olandesi furono presi dalla tulipomania: a Lilla un birraio cedette, in cambio di un bulbo, la sua birreria, che fu chiamata la Brasserie Tulipe in memoria di questo episodio. Nel XVIII secolo il tulipano ebbe un vero e proprio trionfo in Turchia, nonostante fosse già coltivato fin da molto tempo prima. Nel XIX secolo la passione per questo fiore esplode in Inghilterra, in particolare intorno alla metà del secolo con l'introduzione di nuove specie provenienti dall'Asia centrale e nuove varietà create dagli ibridatori.

Fiori di Tulipano Fiori di tulipano (foto www.agraria.org)

Il genere Tulipa comprende da 150 a 300 specie (i confini tra specie e specie sono molto incerti), diffuse tra l'Asia orientale e centrale, il Nordafrica e l'Europa.

Come si coltiva

Il tulipano è un fiore facile da coltivare: basta metterlo in vaso o in piena terra nel giardino. Se si vuole che i nostro tulipani (e qui si parla di T. ibridi) continuino a fiorire e si moltiplichino per diversi anni, è necessario concimare il terreno in modo che il bulbo non si consumi tutto nel primo anno, ma riesca a rifarsi, almeno in parte, di quanto ha perduto durante la fioritura.
Predilige terreni argillosi ben dotati di humus. Nella coltivazione in vaso, impiegare 1 parte di terra di bosco, una di torba e una di sabbia. In vaso non è possibile ottenere una seconda fioritura e pertanto i bulbi vanno piantati in giardino.
La stagione di impianto va da fine agosto (zone montane) a dicembre (regioni meridionali). Per la maggior parte dell'Italia il momento migliore è tra settembre e ottobre. Nel giardino si possono piantare bulbi di specie: T. clusiana, T. kaufmanniana, T. sprengeri, T. tarda, T. acuminata, e lasciarli poi inselvatichire senza più toglierli dal terreno. I tulipani vanno piantati a circa 15-20 cm in ogni senso. In vaso si possono mettere 3 bulbi in uno dal diametro di 10-12 cm. I bulbi vanno coperti con uno strato di terriccio di cm 10-15.
Dopo la fioritura, bisogna spezzare gli scapi florali, per non esaurire inutilmente le piante, si interrompono le annaffiature e si lasciano seccare le foglie. Quando le foglie sono completamente ingiallite (meglio non aspettare che le foglie siano disseccate), i bulbi si tolgono dal terreno. Quindi si mondano i bulbi, si asportano i bulbetti laterali e si mettono in cestini di ferro mescolati a torba asciutta o su panchetti in un luogo aerato, asciutto e buio, I bulbetti si ripiantano alla medesima epoca dei bulbi, in vivaio, gli uni accanto agli altri, e si trattano come i bulbi grandi, asportando lo stelo florale fino a quando non avranno raggiunto lo stadio adulto. I bulbi dei T. botanici che abbiano già fiorito una volta e si siano esauriti, andranno piantati in ottobre in vivaio, in terra fertile; asportando lo scapo florale e impedendo così la fioritura, si potrà ottenere la rigenerazione del bulbo e una migliore fioritura l'anno successivo.
I tulipani si possono anche seminare a settembre-ottobre, coprendo i semi con un centimetro di terra in semenzaio. Germoglieranno la primavera seguente e si avranno bulbi maturi solo il quarto o il quinto anno. La riproduzione si fa quindi per divisione dei bulbi.

Bulbi di Tulipano Bulbi di tulipano (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Il genere Tulipa comprende diverse specie. Tra le tante:

  • Tulipa silvestris L. : originario dell'Europa, della Persia, del Nordafrica, diffuso in Italia nei campi e nei pascoli.
  • Tulipa clusiana DC: originario della Persia, dell'Afghanistan, del Kashmir. Naturalizzato in tutta la zona mediterranea, compresa l'Italia.
  • Tulipa praecox Tenore: originario dell'Iraq, naturalizzato nelle regioni mediterranee, inclusa l'Italia.
  • Tulipa saxatilis Sieber: originario dell'isola di creta e naturalizzato in Italia.
  • Tulipa gesneriana L.: originario della Turchia e dell'Asia Minore, naturalizzato in Italia.
  • Tulipa sprengeri Baker: originario dell'Asia Minore.
  • Tulipa fosteriana Hoog: originario dell'Asia centrale; specie a fiori molto grandi, molto usata dagli ibridatori.
  • Tulipa kaufmanniana Regel: originario dell'Asia centrale; è il cosiddetto Tulipano “Warer Lily”, cioè Tulipano ninfea, per la somiglianza con questo fiore.
  • Tulipa eichleri Regel: originario dell'Uzbekistan, del Turkestan e della Persia.; ha fiori molto grandi.
  • Tulipa greigii L.: originario del Turkestan; presenta fiori molto grandi.
  • Tulipa acuminata (Hornem.) Vahl (sin. T. cornuta): tulipano molto curioso, con petali lunghi e stretti, attorcigliati; probabilmente è un ibrido naturale.
  • Tulipa tarda Stapf.: originario del Turkestan; specie nana con steli che portano 4-6 fiori ciascuno.

Tulipa silvestris Tulipa silvestris (foto http://www.pacificbulbsociety.org)

Tulipa clusiana Tulipa clusiana (foto Todd Boland http://davesgarden.com)

I floricoltori olandesi hanno proposto una classificazione commerciale dei tulipani in base alla forma e colore dei fiori per raggruppare le innumerevoli forme e cultivar:

  • Duca di Tholl: sono i tulipani più precoci, cultivar derivate dal Tulipa suaveolens Roth, suddivisi in:
    - Semplici precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
    - Doppi precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
    - Doppi tardivi: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
  • Darwin: i più pregiati per la produzione del fiore reciso e la decorazione di giardini, con fiori grandi unicolori o sfumati;
  • Breeder: con fiori grandi con una notevole fusione e combinazione dei colori porpora, bronzeo, arancio, giallo, camoscio;
  • Cottage: per la produzione del fiore reciso, e la decorazione di prati e bordure;
  • Trionfo: incrocio tra i "Semplici precoci" e i "Darwin", adatti alla forzatura, per il fiore reciso e i giardini;
  • A fiore di Giglio: originati dall'incrocio tra un "Darwin" e il "Tulipa retroflexa" hanno i fiori con i petali appuntiti nella parte apicale, con un aspetto simile ai fiori di giglio;
  • Mendel: derivati dall'incrocio tra i "Darwin" e i "Duca di Tholl", sono quasi precoci come i secondi e rustici come i primi;
  • Rembrandt: a fiori striati e macchiati, per giardini;
  • Dragoni o Pappagalli: con fiori dai tepali frangiati, striati e macchiati;
  • Bizzarri: simili ai "Dragoni" coltivati per le forme curiose.

Tulipano Tulipano bianco (foto www.agraria.org)

Malattie, parassiti e avversità

Una delle malattie fungine più gravi è quella provocata da Botrytis tulipae che può portare alla morte della pianta. Altre patologie di natura fungina sono la fusariosi, il marciume del colletto e il marciume radicale (Phythium spp.), l'antracnosi e la ruggine fogliare (Puccinia prostii).
Danni possono essere provocati anche dal maggiolino (Melolontha melolontha), da acari del bulbo (Rhizoglyphus echinopus) e limacce.
Anche i virus danneggiare i tulipani. In alcuni casi vengono appositamente inoculati dei virus nelle piante allo scopo di creare particolari colorazioni.

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