Caladium - Caladium spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Caladio.
Genere: Caladium.

Famiglia: Araceae.

Etimologia: il nome sembra derivato dal malese Kaladi.
Provenienza: sono originarie delle zone tropicali dell’America Meridionale, specialmente dal Brasile, ma una varietà di Caladium bicolor è originaria addirittura delle Indie Occidentali.

Descrizione genere: comprende 15 specie di piante erbacee, perenni, decidue e a riposo invernale, da serra, ma coltivate anche come piante d’appartamento, purché in ambiente caldo, luminoso e ben aerato. Presentano rizoma tuberoso e sono prive di fusto: le foglie, molto decorative per la loro colorazione sono grandi e cuoriformi (per quanto possano essere anche lanceolate), più o meno sagittate e appuntite, con nervature e sfumature che vanno dal bianco al rosso intenso. Hanno piccioli che spuntano direttamente dalle gemme sul tubero e possono raggiungere la lunghezza di 60 cm. Le infiorescenze, profumate e di colore bianco o verdastro, presentano uno spadice più corto della spata, ma non hanno grande interesse decorativo. Le piante che si trovano in commercio attualmente sono ibridi derivati dal Caladium bicolor. Le piante a foglie lanceolate derivano invece dal Caladium picturatum.

Caladium Caladium (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Caladium bicolor: originaria delle Indie Occidentali, della Guyana e del Brasile, è la specie più diffusa, anche se in realtà quella tipica non viene più coltivata e le piante che si trovano in commercio sono state ottenute da ibridazioni di questa con le altre. Raggiunge le dimensioni di 25-40 cm d’altezza e 30 cm di diametro. Ha foglie ovato-sagittate di colore verde con sfumature bianche o rosse, anche se alcune varietà presentano foglie completamente colorate o verdi con macchie e nervature di colore crema, bianco, rosso e cremisi. I fiori sono delle spate di colore bianco-giallo, con la punta verde. Ne esistono molte varietà tra le quali le più diffuse sono:
· “Alcibiade” con foglie di colore verde, con la parte centrale e le nervature di colore rosso brillante, e macchie bianco-argenteo.
· ”Argyrospilum” con foglie verdi, con la parte centrale di colore rosso, e macchie bianche.
· ”Barriquinii” con foglie lunghe fino a 75 cm di colore verde con il centro rosso scuro e nervature rosso vivo.
· ”Candida”: che presenta foglie di colore bianco con nervature verdi.
· ”Chantinii” con foglie dalle nervature rosse e macchie bianche e rosa.
· ”Houlletii” con foglie di colore verde macchiate di bianco.
· ”John Peel” dalle foglie caratteristiche per le numerose nervature rosso metallico.
· ”Luteum” dalle foglie gialle macchiate di rosa.
· ”Macahyba” con foglie caratterizzate dalle nervature rosso scarlatto e dalle macchie violette.
· ”Macrophyllum” dalle foglie di colore verde scuro macchiate di bianco e rosa.
· ”Pictum” che presenta foglie verdi con macchie bianche.
· ”Pink Cloud” dalle foglie macchiate di rosa.
· ”Stoplight” che presenta foglie a margini stretti e con sfumature cremisi su fondo verde.
· ”Verschaffeltii” dalle foglie caratterizzate dalle macchie rosse su fondo verde.
· ”Wightii” con foglie di colore verde macchiate di bianco e rosso.

Caladium humboldtii: pianta che presenta dimensioni ridotte (circa 25-35 cm d’altezza) e foglie sagittate, piccole e di colore verde con macchie bianche.

Caladium picturatum o C. sagittifolium: è la specie dalla quale derivano le varietà a foglie lanceolate: “Elegans”, con foglie di colore verde dalle nervature rosse, ”Lemaireanum”, che ,invece, presenta nervature bianche e ”Troubetzkoy”, con foglie strette con macchie trasparenti di colore bianco e rosa su fondo verde scuro.

Caladium schomburgkii: presenta foglie cuoriformi di colore verde con nervature rosse e bianche.

Caladium steudnerifolium: proveniente dalla Colombia, presenta fusti i colore grigio-bruno attraversati da bande argentee. Le foglie, cuoriformi e di consistenza cerosa, sono di colore verde brillante con la pagina superiore macchiata di bianco-grigio.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: in inverno i tuberi devono essere conservati completamente asciutti a una temperatura di 15-16°C, fino a marzo, quando verranno messi nuovamente in vegetazione. La temperatura di coltivazione dovrà mantenersi intorno a 21-24°C.
Luce: dovrà essere ottima, per mantenere la colorazione delle foglie, con esclusione del sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere frequenti sia durante lo sviluppo delle radici che durante il ciclo vegetativo, fino a quando le foglie cominceranno a ingiallire. All’inizio dell’autunno le foglie cominceranno ad appassire e le irrorazioni andranno ridotte. Durante l’inverno, se i tuberi vengono lasciati nel vaso, si annaffierà una volta al mese, giusto per mantenere la terra appena umida. L’umidità ambientale dovrà essere incrementata con ogni mezzo: spruzzando le foglie e bagnando il pavimento della serra o ponendo le piante su terrine con ghiaia tenuta sempre umida (per piante coltivate in appartamento).
Substrato: i rizomi tuberosi dovranno essere piantati in marzo in vasetti riempiti con torba mantenuta sempre umida o muschio. Successivamente verranno piantati in vasi di dimensioni maggiori riempiti con una miscela a base di torba, alla profondità di 2-3 cm.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: durante il ciclo vegetativo è bene somministrare del concime liquido a cadenza settimanale, evitando concimi azotati, che favorirebbero le parti verdi a discapito delle colorazioni.

Tecnica colturale e moltiplicazione

Tecnica colturale: i rizomi tuberosi dovranno essere piantati, non del tutto coperti, in marzo in vasetti riempiti con torba mantenuta sempre umida o muschio. Se si desiderano piante alte si dovranno piantare con l’apice rivolto in alto; se si desidera ottenere piante più basse e accestite, si dovranno piantare con l’apice rivolto in basso. In questo periodo la temperatura dovrà essere il più alta possibile. Si spruzzano due volte al giorno e, una volta iniziata la crescita, si trapiantano in vasi di dimensioni maggiori, riempiti con una miscela a base di torba, alla profondità di 2-3 cm. Dovrà essere fatta particolare attenzione al drenaggio del vaso che dovrà essere ottimo, al fine di evitare ristagni d’acqua che potrebbero far marcire i rizomi tuberosi. Durante l’inverno, che corrisponde al periodo di riposo vegetativo, i tuberi possono essere tolti dai vasi e conservati, completamente asciutti in luogo abbastanza caldo e secco. Si può decidere anche di lasciarli in vaso a una temperatura di circa 15°C, annaffiandoli una volta sola al mese, quanto basta per tenere la terra appena umida.
Moltiplicazione: i Caladium si moltiplicano tramite i germogli prodotti dai rizomi tuberosi, che devono essere prelevati con delicatezza e piantati singolarmente in vasi contenenti torba e sabbia. Si rinvasano in marzo e dopo 1-2 anni si ottengono rizomi di buone dimensioni. Se, prelevando i germogli, si dovessero causare tagli al tubero, questo dovrà essere trattato con un prodotto fungicida per prevenire possibili marciumi.

Malattie, parassiti e avversità

- Foglie che si piegano, si arricciano e cadono: l’ambiente è troppo freddo. Bisogna spostare la pianta in un luogo più caldo.

- Foglie appassite o raggrinzite: annaffiature o umidità insufficienti; la pianta è soggetta a correnti d’aria fredda.

- Presenza di muffa sulle foglie: eccesso di umidità e annaffiature troppo frequenti.

Nome genere A - H
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