Asplenium - Asplenium spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Asplenio.
Genere: Asplenium.

Famiglia: Polipodiaceae o Aspleniaceae.

Etimologia: il nome del genere deriva dal greco splen, milza, in quanto si pensava che fosse in grado di curare i disturbi di tale organo.
Provenienza: foreste tropicali comprese tra India, Giappone, Australia.

Descrizione genere: comprende circa 600 specie, che crescono spontaneamente, per la maggior parte, nelle zone umide e ombrose delle foreste tropicali. Molte specie si sono comunque naturalizzate anche in Europa. In generale, si dividono in specie tropicali, esotiche e indigene (delle nostre regioni). Tra le prime troviamo piante da serra per le condizioni ambientali che necessitano per vivere. Possono raggiungere anche i 2 m di altezza. Le piante di dimensioni più ridotte sono coltivabili anche in appartamento.

Asplenium nidus Asplenium nidus (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Asplenium achilleifolium: originaria dell’Africa e del Giappone, presenta fronde spesse e coriacee. È una specie vivipara e viene coltivata in serra.

Asplenium bulbiferum: originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda, è anche questa una specie vivipara e richiede la coltivazione in serra fredda o temperata. Raggiunge i 50 cm d’altezza e porta sul verso delle foglie dei bulbilli.

Asplenium dimorphum: simile alla precedente e originaria delle stesse regioni, raggiunge dimensioni maggiori (foglie di circa 1 m di lunghezza). Deve essere coltivata in serra fredda o temperata.

Asplenium nidus: originaria dell’Asia tropicale, è la specie più diffusa e l’unica coltivata come pianta ornamentale. Presenta foglie intere lanceolate a margine ondulato, di colore verde scuro, lucide e con una nervatura centrale in rilievo sulla pagina sottostante e scura alla base e sul retro. Cadendo le foglie basali possono dare origine a un breve fusto scaglioso e bruno. In natura è una specie epifita. Può raggiungere 60-130 cm di altezza.

Asplenium scolopendrium: presenta foglie lucenti lunghe fino a 40 cm. Resiste anche a basse temperature.

Asplenium tenerum: originaria delle isole dell’Indonesia, è una specie caratteristica per la disposizione a corona delle foglie e per il gran numero di pinnule. Deve essere coltivata in serra calda con elevata umidità atmosferica.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima invernale dovrebbe aggirarsi intorno a 10-16°C (con temperature inferiori si rischia la comparsa di macchie brune sulle foglie). In estate sarebbe bene non superare i 23-24°C.
Luce: si adatta anche ad ambienti moderatamente illuminati, assolutamente senza sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: regolari tutto l’anno, avendo cura di evitare ristagni che possano far marcire il rizoma. L’umidità deve essere innalzata in tutti i modi possibile, facendo attenzione che lavaggi e spruzzature non determino l’accumularsi di acqua nella rosetta centrale (per A. Nidus). Utile porre le piante su terrine con ghiaino mantenuto sempre umido.
Substrato: terriccio soffice e aerato, a base di terra da giardino e di foglie (o torba) e sabbia grossolana. Per la specie A. nidus è necessario un terriccio composto da terriccio e sabbia in parti uguali e torba in quantità doppia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: fare particolare attenzione al drenaggio, per evitare ristagni dannosi per il rizoma.

Moltiplicazione

La maggior parte delle specie appartenenti al genere Asplenium sono vivipare: le piante portano sotto le foglie delle spore già germinate (sono in pratica piccole piantine), che sarà sufficiente piantare per ottenere nuovi esemplari. Questo deve avvenire solo quando la piantina abbia sviluppato 2-3 foglie. Si può praticare anche la semina diretta delle spore, generalmente riservata alla specie A. nidus.

Malattie, parassiti e avversità

- Cocciniglie: si manifestano con macchie gialle sulle foglie e con la presenza fisica dei parassiti stessi, sotto le foglie, di colore bruno. Si combattono eliminandole fisicamente e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinare la parte con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.

- Foglie che presentano i bordi scuri e che appassiscono: probabilmente è causato dall’aver tenuto la pianta in ambiente troppo caldo.

- Muffe e funghi: possono essere causati dalla presenza di ristagni d’acqua nel sottovaso e si manifestano con macchie scure sulle foglie. Eliminare i ristagni e utilizzare anticrittogamici.

Specie e varietà indigene

Sono specie che vivono spontanee nelle zone umide e rocciose delle nostre regioni. Sopportano il freddo e si adattano bene a luoghi poco luminosi. Sono adatte per giardini rocciosi in zone umide e, in modo particolare, per decorare i muri, riempiendo gli interstizi tra sasso e sasso, necessitando di poco terreno per svilupparsi. Sono felci molto rustiche, che non richiedono cure particolari, se non quella di un elevato grado di umidità ambientale e di annaffiature regolari nei periodi di siccità. Di solito resistono bene alle basse temperature e alla neve. Si moltiplicano per divisione dei cespi. Visto che non sono propriamente piante d’appartamento, non ci soffermeremo sulla descrizione dettagliata delle specie.

Nome genere A - H
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Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
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