Cozze o Mitili Mytilus spp.
Atlante delle specie allevate - Molluschi

Classificazione

Phylum: Mollusca
Classe: Bivalvia
Ordine: Mytiloida
Famiglia: Mytilidae
Genere: Mytilus spp.

I mitili sono molluschi molto apprezzati fin dall’antichità e oggetto di intenso allevamento industriale. Di interesse economico risultano essere due specie mediterraneee: il Mytilus edulis, presente nel bacino occidentale e il Mytilus galloprovincialis, presente in quello orientale.

Valva di Mytilus edulis L. Valva di Mytilus edulis L. (foto http://elrinconmarinos-nogasteropodos.iespana.es/)

Valva di Mytilus galloprovincialis Lamarck Valva di Mytilus galloprovincialis Lamarck (foto elrinconmarinos-nogasteropodos.iespana.es)

Caratteristiche morfologiche

Il Mytilus galloprovincialis è un organismo sessile che tramite i filamenti del bisso vive aderente a substrati fissi o incoerenti. Questo bivalve si differenzia dal Mytilus edulis, di origine atlantica, per il colore esterno delle valve più scuro, la forma più appiattita della zona postero-dorsale della conchiglia ed il bordo esterno del mantello che risulta di colore violaceo anziché giallo-bruno.

Biologia ed habitat

Il mitilo è un mollusco bivalve che trascorre la sua esistenza attaccato al substrato, generalmente a massi e scogliere,  sia in ambiente marino che lagunare. Questi animali riescono a muoversi con l’aiuto del piede, un muscolo adattato alla funzione di locomozione e si attaccano a substrati di varia natura tramite una serie di filamenti secreti da una ghiandola, che vengono chiamati filamenti del bisso.
Le branchie sono costituite da una coppie di piastre composte da un gran numero di filamenti paralleli, che hanno la funzione di filtrare il nutrimento (prevalentemente fitoplancton e materiale organico) dall’acqua, mentre la digestione del cibo ha luogo all’interno di un’apposita ghiandola situata al centro del corpo.
La porzione di tessuto localizzata strettamente a contatto del guscio e responsabile della sua secrezione viene denominata manto e riveste inoltre la funzione di contenere i gameti (ovuli o spermatozoi).
La fecondazione è esterna e le uova, una volta fecondate evolvono allo stadio di larva trocofora e successivamente di veliger, che viene trasportato dalle correnti e dalle maree. Nel momento in cui questi animali raggiungono una lunghezza del guscio pari a 0,25 mm si attaccano su substrati filamentosi tramite l’ausilio dei filamenti del bisso e sono in grado di staccarsi e riattaccarsi su altri substrati.

Tecniche di allevamento

La mitilicoltura in Italia viene praticata principalmente attraverso tre sistemi:
• su fondale
• pali fissi
• filari galleggianti o long-line.
Il sistema su fondale è utilizzato soltanto nelle aree lagunari del delta padano e si basa sullo spostamento del prodotto di piccola taglia raccolto in natura, in alcune zone appositamente predisposte, dove viene lasciato crescere fino al raggiungimento della taglia minima commerciale.
Il sistema a pali fissi è diffuso nelle zone lagunari o nei pressi di siti costieri riparati dalle forti mareggiate e consiste nella disposizione, secondo alcuni schemi, di pal che un tempo venivano costruiti in legno di castagno mentre al giorno d’oggi risultano principalmente fabbricati in cemento o metallo. Ai pali vengono appese le calze, reti tubolari in materiale plastico (polipropilene), che al loro interno contengono i mitili (l'insieme della struttura e dei mitili è detto resta).
Negli ultimi anni, il sistema che sta avendo più successo e che si sta diffondendo maggiormente è quello a filari galleggianti o long-line. La struttura è composta da due corpi morti di ancoraggio, posti a un distanza variabile da 100 a 200 metri, e collegati tra loro da uno o più cavi mantenuti in sospensione da una successione di galleggianti.
La scelta del sistema di allevamento ed il dimensionamento delle strutture deve essere effettuata tenendo conto delle caratteristiche ambientali e meteomarine dell’area di insediamento, in quanto una scelta errata potrebbe comportare gravi danni alle strutture ed all’ambiente circostante.
I giovanili vengono reperiti tramite raccolta su banchi naturali oppure acquistati presso altri allevamenti e successivamente vengono immessi all’interno delle calze, formando reste di lunghezza variabile da 2 a 5 m.
È molto importante evitare l'eccessivo appesantimento delle reste di mitili, che può portare al loro distacco e di conseguenza all’immissione nell’ambiente di lunghi tratti di calze, la cui presenza sul fondale può causare inconvenienti sia dal punto di vista ambientale (si tratta di materiale plastico non biodegradabile) sia su altri mestieri di pesca, che vedono ridotta l’efficienza dei loro attrezzi.
I mitili durante l’allevamento possono essere trasferiti da una zona di produzione ad un’altra avente caratteristiche chimico-fisiche analoghe a quelle di provenienza, per le operazioni di finissaggio.
Le reste vengono vendute nel momento in cui i mitili raggiungono la taglia commerciale (50-70 mm di lunghezza) e possono essere commercializzate tal quali o come prodotto sfuso. Durante le fasi di raccolta e prima commercializzazione occorre porre cura sia agli aspetti legati alla qualità e vitalità del prodotto, sia all’adozione di pratiche che ne garantiscano la salubrità.

Produzioni e mercato

I mitili vengono storicamente commercializzati come prodotto fresco, ma nel corso degli anni si è sviluppata sempre di più l’industria dedicata alla trasformazione del prodotto, prevalentemente come conservato (bollito e conservato in salamoia sterilizzato) e surgelato.

Fonti bibliografiche:
- FAO. © 2005-2012. Cultured Aquatic Species Information Programme. Mytilus galloprovincialis. Cultured Aquatic Species Information Programme .Text by Figueras, A. In: FAO Fisheries and Aquaculture Department[online]. Rome. Updated 1 January 2004. [Cited 15 June 2012]. http://www.fao.org/fishery/culturedspecies/Mytilus_galloprovincialis/en;
- FAO. © 2004-2012. Cultured Aquatic Species Information Programme. Mytilus edulis. Cultured Aquatic Species Information Programme. Text by Goulletquer, P. In: FAO Fisheries and Aquaculture Department [online]. Rome. Updated 1 January 2004. [Cited 15 June 2012]. http://www.fao.org/fishery/culturedspecies/Mytilus_edulis/en;
- CATAUDELLA S., BRONZI P. (2001). ACQUACOLTURA RESPONSABILE Verso le produzioni acquatiche del terzo millennio. Molluschicoltura. Mitilicoltura.

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