Parco Nazionale dell'Isola dell'Asinara - Sardegna
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Parco Nazionale e Area Marina Protetta; istituito con legge 6 dicembre 1991, n. 394, modificata con legge 8 ottobre 1997, n. 344 e D.M. 28 novembre 1997; l'Area Marina Protetta è stata istituita nel 2002 con decreto del Ministero dell'Ambiente.
Regione: Sardegna
Provincia: Sassari

Il Parco Nazionale Isola dell'Asinara ricade totalmente nel Comune di Porto Torres, in Provincia di Sassari. Il Parco terrestre occupa una superficie di 5.200 ettari, l'Area Marina Protetta di 10.732 ettari. Tesoro naturalistico senza paragoni in tutta l'area del Mediterraneo, questa stupenda isola a nord-ovest della Sardegna, che fino al 1997 ospitava un noto penitenziario, ha conservato intatto l'habitat ecologico di oltre un secolo fa.

Cala Sabina Cala Sabina - Parco Nazionale Isola dell'Asinara

Descrizione

Non è ancora storicamente determinato quali siano state le più antiche presenze dell'uomo sull'Isola dell'Asinara. A Campu Perdu si possono osservare alcune domus de janas, le "case di diane", grotticelle funerarie scavate nella roccia calcarea intorno al 3000 a.C. e diffuse in ogni parte della Sardegna neolitica. Finora sono le più antiche testimonianze della frequentazione umana sull'isola.
Lunga e stretta, ad andamento longitudinale, l'Asinara ha una superficie di 51 kmq ed è "lunga" 18 km. L'aspetto caratteristico è quello del manto arbustivo di macchia bassa, intramezzato da vasti affioramenti rocciosi scistosi o granitici. Il rilievo più alto, Punta della Scomunica, a nord, supera i 400 m. L'isola si snoda lungo 110 km di coste frastagliate e ricche dei paesaggi più vari. Il versante occidentale affacciato sul "mare di fuori" è caratterizzato da scogliere verticali a picco sul mare, di composizione prevalentemente scistosa, con insenature a fondo roccioso. Lungo il versante orientale la costa è prevalentemente più bassa. Poche spiagge si alternano alla macchia mediterranea e ai dirupi di granito che segnano la linea costiera. Le coste sono dotate di tre buoni approdi. Il più meridionale è Fornelli. Il secondo, più a nord e più sicuro, è La Reale, il terzo a nord-est è Cala d'Oliva. Così come la costa anche i fondali dei due versanti dell'Isola presentano caratteristiche differenti: ripidi pendii rocciosi ricchi di canaloni ed anfratti ad occidente e sabbie con affioramenti rocciosi ad oriente.
Zonazione
L'area terrestre è divisa essenzialmente in tre zone di rispetto. Le zone di massima tutela sono collocate nelle aree costiere, in prossimità di Cala di Scombro di dentro e di fuori fino a Punta Tumbarino, nella costa rocciosa della parte settentrionale dell'isola, e in corrispondenza di stagni e bacini. Le aree a moderata protezione sono costituite da quasi tutto il territorio dell'isola. Le aree di maggiore fruibilità e di più limitata tutela sono il centro abitato di Cala d'Oliva e le zone a vocazione agricola e zootecnica, come le piane di Fornelli e di Campu Perdu.
L'Area Marina Protetta "Isola dell'Asinara" è stata anch'essa suddivisa in tre zone. Le aree A di massima tutela si trovano in corrispondenza di Punta dello Scorno e di Cala Scombro. Si riferiscono a delicati ambienti di transizione (stagni retrodunali di Cala Sant'Andrea e Cala Arena) e alle biocenosi dei fondi coralligeni. Le zone B di media tutela comprendono l'intera fascia costiera dell'isola ad eccezione delle zone precedentemente indicate e dei corridoi in corrispondenza dei punti di approdo (es. Cala d'Oliva).

Flora e fauna

Flora
L'Asinara non è il regno della natura integra e lussureggiante. Le comunità che vi hanno abitato, se da un lato hanno salvaguardato l'isola da stravolgimenti urbanistici speculativi, l'hanno anche sottoposta ad uno sfruttamento profondo e continuo al fine di ricavare ampi spazi produttivi.
Alcune zone interne hanno anche subito una profonda deprivazione a causa degli incendi e dell'utilizzo zootecnico intensivo. Ma tutto questo ha ridotto solo in parte le grandi risorse botaniche dell'isola. La flora è oggi costituita da 700 entità, un terzo delle specie censite in Sardegna, con abbondanti endemismi non solo sardi ma anche mediterranei.
Tra la gariga costiera si può facilmente osservare il fiordaliso spinoso o Centaura horrida, paleoendemismo molto raro, dalla caratteristica forma a fitto cuscino spinoso verde scuro. Assieme al limonium, popola la prima fascia di vegetazione ed è attrezzato per resistere a condizioni di estrema aridità.
La macchia mediterranea caratterizza il paesaggio, dipingendo l'isola con macchie di verde di diversa tonalità, intramezzate dalle rocce e dai fuochi dell'euforbia. Rosse o gialle, le euforbie scandiscono le stagioni, distendendosi in ampie formazioni che coprono i pendii fino al mare. Sui litorali si avverte intenso l'aroma del ginepro fenicio, un arbusto che oggi vediamo nella forma di piccoli alberi sempreverdi, ma che in passato deoveva presentare esemplari assai più importanti, a lungo utilizzati per le travature degli edifici.
Un'unica residua formazione a bosco di leccio sopravvive sulle alture collinari di Elighe Mannu. Ci dà un'idea di quello che doveva essere il manto di gran parte dell'isola e che i tagli e gli incendi hanno nel tempo progressivamente ridotto. Oggi è in corso un cantiere di rimboschimento per il reimpianto del leccio.
Fauna
L'Asinara riveste una grande importanza per la riproduzione della fauna selvatica. Vi si riproducono infatti 78 specie di vertebrati tra cui alcuni di straordinaria rarità. Tra i mammiferi, il più imponente è il muflone, introdotto negli anni '50 del XX secolo e oggi perfettamente adattato sull'isola, dove vive in branchi nelle zone collinari. Capillare è anche la diffusione del cinghiale la cui crescita costituisce un notevole impatto per l'equilibrio dell'ecosistema naturale. Oltre all'asinello albino, sono presenti numerose altre specie di mammiferi domestici, che al tempo della colonia agricola avevano raggiunto il notevole numero di oltre 5.000. Oggi cavalli, suini, capre, ovini perlopiù inselvatichiti, ancora molto diffusi, corrono liberi sull'isola.
Gli uccelli sono numerosi, comprendendo circa 150 specie, di cui 50 nidificanti. Tra i tanti ricordiamo: il gabbiano corso, il falco pellegrino, il marangone dal ciuffo.

I fondali marini

Il mare dell'Asinara conserva livelli di naturalità tra i più alti del Mediterraneo. I fondali del versante orientale sono caratterizzati da estese praterie sottomarine di posidonia oceanica. Tra gli anfratti e i canaloni del versante occidentale dell'Isola abbondano murene, polpi, aragoste, cicale di mare e organismi di scoglio tra cui la patella gigante di cui alcuni esemplari raggiungono i 10 cm di diametro. E poi lucci di mare, corvine, saraghi, orate, dentici, ricciole, delfini e qualche piccolo tonno. Per la presenza al largo di balenottere e capodogli l'area è inserita in un progetto internazionale per la tutela dell'ecosistema pelagico.

Asini dell'Asinara Asino dell'Asinara - Parco Nazionale Isola dell'Asinara (foto Alessio Zanon)

Informazioni per la visita

Le antiche strutture penitenziarie si vanno convertendo a nuove funzioni, costituendo i servizi del Parco, ancora in fase di realizzazione. Si tratta di un sistema coordinato che comprende centri visita, centri didattici e di ricerca, osservatori, foresterie e mense. Nella diramazione di Cala d'Oliva, affacciati su un'ampia corte interna, ci sono gli uffici del Parco. Qui è stato realizzato il Centro di Educazione Ambientale. Comprende le sezioni per l'accoglienza, gli spazi didattici con aula informatica e biblioteca, i laboratori di sperimentazione per l'attività di terra e di mare. La Caserma Agenti di Cala d'Oliva è stata trasformata in un'ampia foresteria per scolaresche e gruppi. Il Centro Faunistico ed Ornitologico è stato collocato a Tumbarino. I vecchi caseggiati sono stati ristrutturati e ora l'osservatorio comprende un'aula verde per le attività didattiche e un centro faunistico attrezzato per attività di osservazione e inanellamento. La zona forestale di Elighe Mannu è stata destinata all'Osservatorio Botanico Forestale, essenzialmente un laboratorio di studio sulle specie vegetali con funzioni didattiche. I caseggiati dell'ex Stazione Sanitaria, a La Reale, sono destinati ad un Centro di Documentazione e Ricerca sull'ambiente marino. Il Centro si dedica al monitoraggio dei fenomeni marini, studia sistemi di gestione razionale delle risorse, promuove la diffusione delle conoscenze e le esperienze didattiche. Sono una realtà già consolidata i servizi di pescaturismo. Altri operatori autorizzati forniscono trasporto, escursioni, pescaturismo, charter a vela, immersioni, snorkeling e osservazione sottomarina attraverso battelli col fondo trasparente.
L'isola non è accessibile ai mezzi privati, ma è possibile utilizzare mezzi collettivi e pubblici. E' anche possibile noleggiare biciclette.

Come si raggiunge:
L'Isola e giornalmente raggiungibile dai porti di Porto Torres e Stintino unicamente con mezzi autorizzati. Le stagioni consigliate per la visita sono la primavera e l'autunno, compatibilmente con le condizioni del mare che in alcuni periodi potrebbero ostacolare l'uscita delle imbarcazioni e causare l'isolamento dell'Asinara anche per molti giorni.
Comune di Porto Torres: Tel. 079 500800
Capitaneria di Porto: Tel. 079 502258

Gestione:
Parco Nazionale dell'Asinara
Via Iosto, 7
Porto Torres (SS)
Sito web: www.parcoasinara.org

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