Phaeolepiota aurea (Matt.: Fr.) Mre.
Atlante dei funghi - Funghi commestibili e velenosi

Classe: Basidiomiceti
Nome scientifico: Phaeolepiota aurea (Matt.: Fr.) Mre.
Sinonimi: Pholiota aurea - Lepiota pyrenaea - Cystoderma aureum
Nome comune: Fungo dei Pirenei

Caratteristiche morfologiche

Cappello: 5-15 cm, carnoso, prima quasi globoso e chiuso, poi aperto, leggermente umbonato, giallo-ocraceo-dorato, dapprima polverulento per piccole squamette assai dense, poi vellutato e più scuro.
Lamelle: ocracee poi ferruginose, fitte, arrotondate verso il gambo.
Gambo: 8-15 cm x 1,3-3,5 cm, robusto, quasi cilindrico, pieno che diventa molle, biancastro sopra l'anello, al di sotto ocra marcato e tomentoso farinoso; anello ampio, ascendente, permanente, formato dall'allungamento del velo che inguaina gran parte del gambo e che è facilmente distaccabile sino al piede.
Carne: soda, biancastra, all'aria giallognola, rossastra verso il piede, forte odore aromatico e deciso sapore (non a tutti gradevole).
Spore: ocra-dorate.

Phaeolepiota aurea Phaeolepiota aurea (foto www.idsystem.cz/mushrooms/)

Commestibilità, habitat e osservazioni

Relazione con l'ambiente vegetale circostante: fungo saprofita.
Si trova in gruppi, a volte con gambi concresciuti, tra il muschio, le ortiche, nelle radure dei boschi di abeti e faggio, ma anche sui mucchi di segatura. Fine estate-autunno.
Mediocre commestibile.

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