Cormorano - Phalacrocorax carbo Linnaeus, 1758
Atlante della Fauna selvatica italiana - Uccelli

Classificazione sistematica e distribuzione

Classe: Uccelli
Ordine:  Suliformes
Famiglia:  Phalacrocoracidae
Genere: Phalacrocorax  
Specie: P. carbo  Linnaeus, 1758

E' una specie tipica delle regioni nord-europee, che nidifica lungo le coste atlantiche dell'Europa (prevalentemente Danimarca e Norvegia), mentre alle nostre latitudini è presente, tranne qualche isolato caso, come specie svernante, sia nelle acque costiere che in quelle interne. La popolazione nidificante in Italia è pari a circa un migliaio di coppie. Diverse decine di migliaia gli individui svernanti nel nostro Paese.
I primi avvistamenti in Trentino risalgono all'inverno 1993/94, con pochi esemplari inizialmente limitati al lago di Toblino. Gli esemplari possono spostarsi entro un raggio di 30-40 chilometri dai luoghi adibiti a dormitorio.
Il sensibile aumento del cormorano in Europa è riconducibile alle misure di protezio- Gli esemplari censiti sono alcune centinaia Per limitare l’attività predatoria dei cormorani presenti in Trentino a carico di pesci di lago e di fiume, è stato messo a punto un piano di controllo parzialmente distruttivo che sarà attuato nell’autunno 2005, previa delibera di convalida da parte della Giunta provinciale ne accordate alla specie dalla Direttiva “Uccelli” CEE/409/79 che ha inserito il cormorano nell’Allegato I delle specie che necessitano di particolari misure di tutela e protezione. Successivamente la specie è stata rimossa dall’Allegato I della Direttiva 409, quindi non è più soggetta a misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, la sopravvivenza e la riproduzione nelle aree di distribuzione; non figura, tuttavia, negli allegati II e III relativi alle specie di uccelli che possono essere oggetto di caccia. (fonte "Il Cormorano in provincia di Trento www.riviste.provincia.tn.it)

In Europa esistono principalmente due sottospecie di Cormorano in Europa riconducibili a Phalacrocorax carbo carbo e Phalacrocorax carbo sinensis. La prima (meno problematica sotto il piano gestionale) presenta un areale di distribuzione limitato alle isole britanniche all’Islanda e alla Norvegia mentre la seconda, data la sua spiccata capacità migratoria, non solo ha ricolonizzato il suo areale originario (tutto il Nord Europa) dopo il massiccio sterminio causato dall’uomo ma lo ha anche espanso arrivando anche nelle zone interne del continente spingendosi fino alle aree Mediterranee (Italia compresa).

Cormorano Cormorano - Phalacrocorax carbo (foto Ken Billington)

Cormorano Cormorani - Phalacrocorax carbo (foto www.riviste.provincia.tn.it)

Cormorano Cormorano in volo (foto Giancarlo Pulitanò)

Caratteri distintivi

Cormorano nord europeo (Phalacrocorax carbo sinensis):
Lunghezza: 80-100 cm
Peso: 3,6-3,7 kg
Apertura alare: 120-150 cm

La colorazione è prevalentemente nera, con sfumature verdi-metalliche in abito nuziale. La testa ed il collo presentano spesso alcune piccole penne bianche che nell’abito invernale scompaiono. Il giovane assume una colorazione brunastra, con parti inferiori spesso biancastre.
La silhouette in volo ricorda una croce, per le dimensioni del collo e della coda; il battito delle ali è rapido e costante, ciò gli permette di compiere lunghissime migrazioni.
Le grandi zampe palmate sono un ottimo propulsore e la coda funge da timone direzionale consentendogli di cambiare repentinamente direzione in acqua all’inseguimento delle prede.

Biologia

Si tratta di un uccello strettamente acquatico, con abitudini alimentari spiccatamente ittiofaghe (si nutre solo di pesce) e attitudine gregaria (gli esemplari si riuniscono in raggruppamenti serali ai dormitori); frequente è anche la “pesca sociale” grazie alla quale più cormorani cooperano per accerchiare e catturare i pesci preda. La dieta del cormorano è ittiofaga.
In tutta Europa esso preda circa 77 specie ittiche comprese quelle a rischio estinzione (es. luccio, trota mormorata, persico, anguilla, temolo ecc…). In generale però, prevale l’alimentazione di Ciprinidi, famiglia che annovera molti generi e specie largamente diffuse in tutta Europa (barbi, cavedani, carpe ecc.).
In media si è osservato che un cormorano di taglia media assume circa 400-500 gr di pesce al giorno.
Il nuoto subacqueo può portare l’animale a diversi metri di profondità sebbene la profondità di pesca si mantenga entro pochi metri dalla superficie.
Può stare in apnea dinamica fino ad un minuto e mezzo. Il cormorano cattura i pesci poco dietro la testa, aprendo il becco per catturarli ed utilizzando l’uncino all’apice dello stesso per trattenerli. Per ingoiare la preda risale in superficie, la posiziona dalla parte della testa e la ingoia intera. Il piumaggio del cormorano non è impermeabile; questa caratteristica facilita l’animale durante le immersioni, ma rappresenta un inconveniente per il volo, ecco perché spesso, dopo che ha pescato, si può osservare il cormorano con le ali spiegate ad asciugare.
Nel Nord Europa la riproduzione avviene in Marzo mentre in Italia i primi insediamenti si osservano già in Gennaio.
Depongono da 2 a 5 uova che stanno circa un mese in incubazione (fatta da entrambi i genitori). I pulli (ovvero i piccoli) rimangono nel nido per circa 50 giorni e per le prime 12- 13 settimane ricevono cure parentali.

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