Manuale di bachicoltura - Allevamento della IV e V età
a cura di Silvia Cappellozza CRA-API

Allevamento della IV e V età

In linea generale le larve in IV e V età crescono assai rapidamente, consumano grandi quantità di foglia, producono molta umidità, perciò richiedono un ambiente meno caldo, più ventilato, meno umido. La resistenza ai virus cresce notevolmente, tanto che la mortalità che si riscontra in V età è generalmente dovuta ad infezioni contratte in età precedenti. Temperature inferiori a quelle consigliate per la fase giovanile hanno un buon effetto sulla produzione di seta (dai 25 ai 23°C), mentre temperature inferiori ai 20°C o superiori ai 30°C sono deleterie.

  • L’allevamento su graticci o scaffalature è il metodo tradizionale d’allevamento. Su intelaiature metalliche o di legno vengono sistemati piani d’allevamento, che possono essere sovrapposti a più livelli. E’ un metodo molto efficiente per lo sfruttamento dello spazio, ma richiede un’alta quantità di manodopera, poiché sono richiesti almeno 4-6 pasti al giorno e la pulizia delle lettiere deve essere fatta quotidianamente in V età; contemporaneamente avviene anche l’inversione dei piani d’allevamento che permette lo sviluppo omogeneo delle larve, minimizzando le differenze di temperatura tra i graticci posti più in alto e quelli più in basso.
  • L’allevamento a terra (a pezzone) è più economico del precedente, perché non richiede la frequente pulizia della lettiera e permette un’alimentazione meno frequente (3 pasti al giorno), in quanto le foglie, somministrate con il ramo, si conservano meglio. Può essere eseguito direttamente sul pavimento, su cui, per evitare il contatto con il suolo, vengono stesi paglia, o cartoni, o assi di legno. Le dimensioni della superficie d’allevamento e dei corridoi di servizio devono essere determinate in base alle caratteristiche del locale disponibile, tenendo sempre presente qual è lo spazio occupato da ciascun telaino in V età.
    Una variante di questo tipo d’allevamento è l’allevamento a pezzone sollevato da terra, posto su scaffalature o pallets, che permette una migliore aerazione soprattutto negli strati inferiori, dove sussistono problemi d’umidità. I rami distribuiti ad ogni pasto andranno a sovrapporsi e le larve tenderanno a salire negli strati più superficiali, richiamate dalla foglia più fresca e dalla luce. Deiezioni e larve morte rimarranno, invece, negli strati inferiori, rendendo inutile il cambio dei letti. La circolazione dell’aria attraverso la massa risulta buona, poiché i rami vengono sovrapposti in senso longitudinale o trasversale in alternanza per ogni pasto, creando interstizi sufficienti, che permettono la disidratazione dei residui fogliari, impedendo così la formazione di muffe o la fermentazione. E’ necessario, tuttavia, calibrare bene la quantità di foglia somministrata ai pasti, per non creare eccessi (i bachi salgono lentamente dagli strati inferiori) o deficienze alimentari, che indeboliscono le larve e peggiorano la quantità e qualità della seta prodotta. Poiché lo spazio occupato dalle larve è ampio e la quantità di foglia consumata è notevole, si consiglia l’allevamento a piano terra, per un agevole trasporto dei rami e per una più facile pulizia al termine dell’attività. In particolare, si è andato via via imponendo l’allevamento in tunnel di pvc, struttura di costo più contenuto rispetto ad un fabbricato e che può essere utilizzato per altri scopi, una volta prodotti i bozzoli.

Rapporto tra la densità d’allevamento e la superficie d’allevamento richiesta nell’allevamento a
pezzone per un telaino di seme-bachi (20.000 uova)

Parametri standard per l’allevamento di un telaino di seme-bachi poliibrido (20.000 uova)

Manuale di buona pratica agricola per la bachicoltura
Silvia Cappellozza - CRA-API

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