Chien d'Artois
Atlante delle razze di Cani

Origine, classificazione e cenni storici

Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Il Chien d’Artois (Cane d’Artois) è una razza piuttosto antica. Nacque dall’incrocio tra un “Bracco” ed un “Segugio di St. Uberto”, il quale è presente in quasi tutte le razze da seguito francesi. Questo cane era, in passato, di taglia maggiore. Ha fatto parte della mute reali adibite alla caccia ai grandi selvatici. Questa razza è stata usata, in particolare ai tempi di Enrico IV e Luigi XVIII. Un tempo si chiamava “Chien picard”. È una razza specializzata alla piccola selvaggina, è impiegato con successo anche sul cinghiale, come lo è stato sul lupo.

Aspetto generale

Cane di taglia media. Tipico cane francese da muta, con caratteri che contraddistinguono una razza ben conformata e strutturata, dotata di buona muscolatura e di costruzione non molto lunga. Si differenzia dal tipo “Artésien Normand” per i diametri più corti, la testa più asciutta, le orecchie più piatte. Il suo mantello è bianco con macchie nere o nero-fulve. Ha testa allungata, con cranio forte ed orecchie lunghe, attaccate basse. La sua espressione è larga e riflessiva, mentre i suoi movimenti sono rapidi e veloci.

Carattere

La razza viene utilizzata attualmente in piccole mute, per la caccia alla lepre, è molto serio nel lavoro ed amichevole con l’uomo. Può vivere in casa, purché gli sia garantito ogni giorno il necessario movimento. Il suo comportamento è solitamente solenne e tranquillo. Un po’ diffidente con gli estranei.

Chien d'Artois
Chien d'Artois (foto www.voschiens.com)

Standard

Altezza:  da cm 52 a cm 58 al garrese.
Peso: da 18 a 24 kg.

Tronco: torace abbastanza largo e mediamente disceso. costole piuttosto rotondeggianti. Dorso di lunghezza media e ben sostenuto, dotato di una buona muscolatura, soprattutto all’altezza delle spalle. Reni larghe e muscolose, leggermente bombate. Fianchi discesi e molto pieni. Anche muscolose. Groppa ben attaccata alle reni, larga e leggermente scoscesa.
Testa e muso: grossa, larga, piuttosto corta, leggermente quadrata in fondo nella parte terminale. Muso largo e dritto, poco allungato. Labbra un po’ spesse. Cranio abbastanza convesso. La cresta occipitale è poco accentuata.
Tartufo: nero, grosso e ben aperto, che, a volte, fa apparire il muso un po’ all’insù.
Denti: completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: abbastanza lungo e poderoso, pochissima giogaia.
Orecchie: un po’ spesse, larghe, quasi piatte, ma abbastanza lunghe, attaccate all’altezza dell’occhio.
Occhi: saliente, grandi, ben aperti. Hanno un’espressione malinconica e dolce, palpebre molto tese che non lasciano mai vedere la mucosa.
Arti: anteriori grossi, con appiombi corretti. Metacarpo abbastanza lungo. Cosce discese e piene. Garretti angolati. Piedi grossi, ma asciutti e sufficientemente chiusi; meglio un po’ allungati che troppo rotondi. Bella pianta nera, resistente e compatta.
Spalla: un po’ diritta, molto muscolosa.
Andatura: movimenti flessuosi, marcati e calmi; non hanno la rapidità e l’irruenza del franco-inglese.
Muscolatura: di buono sviluppo.
Coda: abbastanza lunga, a spiga e portata a falce.
Pelle: piuttosto spessa.
Pelo: raso, spesso e piuttosto grossolano.
Colori ammessi: tricolore fulvo scuro, tendente al color lepre o al color tasso, con manto a grandi macchie. La testa è abitualmente fulva, a volte ombreggiata di antracite.
Difetti più ricorrenti: colori non ammessi dallo standard, orecchie troppo corte e non abbastanza piatte, prognatismo, enognatismo, andatura scorretta, monorchidismo, criptorchidismo, muso molto allungato, torace troppo disceso, torace stretto, misure fuori standard.

a cura di Vinattieri Federico  - www.difossombrone.it

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