Il polline
Atlante di Apicoltura - Allevamento delle api

Il polline, di origine vegetale, è costituito da una moltitudine di granuli (cellule riproduttive maschili della pianta) contenuti nei sacchi pollinici delle antere dei fiori; il colore varia a seconda della specie botanica visitata.

Polline
Polline (foto https://shop.dallanaturalasalute.com/)

Ogni granulo è rivestito da una doppia membrana: la più esterna, detta esina è costituita da una sostanza, la sporopollenina, resistente agli agenti esterni e quindi preservabile per lunghissimo tempo, in condizioni adatte anche per centinaia di milioni di anni.
La più interna detta endina di natura celluloso-pectica.
Le api raccolgono il polline sui fiori e lo addizionano con piccole quantità di saliva e nettare in modo da non modificarne la composizione chimica.

Componenti medi:

acqua

16,0 %

proteine

20,0 %

amminoacidi liberi*

22,0 %

zuccheri

37,0 %

altre sostanze

5 ,0%

Fonte: A. Contessi (2010)

* di cui cistina, istidina, triptofano, metionina, fenilalanina, treonina, arginina, isoleucina, leucina, lisina, valina, acido glutammico.

In generale il polline è un ottimo ricostituente, al livello intestinale, svolge un’azione antianemica e combatte efficacemente i disturbi dovuti all’ipertrofia prostatica. Migliora la funzionalità vascolare, ridona dinamismo combattendo la senescenza ed infine agisce provocando un miglioramento dell’umore ed una maggiore resistenza allo sforzo fisico e psichico.

Proprietà

E’ un ottimo ricostituente, aumenta l’appetito unitamente al metabolismo, ha un’azione antiematica e migliora la funzione intestinale. Ha azioni epatoprotettive, antisclerotiche, antidepressive fisiche ed intellettuali e sull’apparato vascolare.

Raccolta

Per intercettare le palline di polline raccolte e trasportate dalle api, l’apicoltore applica all’ingresso dell’arnia una “trappola da polline”: per entrare nell’alveare l’ape passerà attraverso delle restrizioni che ne permetteranno il passaggio solo a patto di perdere una parte del raccolto. Le palline di polline staccandosi cadranno in un cestello sottostante dove verranno successivamente raccolte. La trappola non cattura la totalità del polline, così alle api non verrà a mancare il nutrimento, ma potranno passare, per esempio, con palline di polline molto piccole. Siccome comunque la trappola rallenta l’attività di rientro delle api, essa viene applicata in modo mirato solo nei periodi dove si prevede un forte raccolto di polline.

Zootecnia Cani e gatti Coltivazioni erbacee Fruttiferi Coltivazioni forestali Insetti Prodotti tipici Funghi Parchi ed aree protette
Copyright © www.agraria.org - Codice ISSN 1970-2620 - Webmaster: Marco Salvaterra - info@agraria.org - Privacy